Non c’è il cielo stellato con la cometa ma la scia luminosa di un bombardamento a Gaza; al posto dei pastori alcune sagome di militari e civili, tratte dalle più celebri fotografie dei più recenti scenari di guerra (Siria, Ucraina, Palestina, Yemen..). Si tratta del presepe artistico tematico per la pace realizzato a Grotte dell’artista e operatore culturale Gero Miceli .
Ed ecco che oltre alla Natività, ad abitare la scenografia del presepe, volutamente l’artista non ha collocato i pastori, le greggi o i magi, ma al loro posto troviamo invece le sagome di un soldato ucraino che abbraccia la fidanzata prima di partire al fronte, un altro soldato ucraino assorto nei suoi pensieri e poi lo sguardo smarrito, attonito di alcuni bambini di Siria e Yemen, dunque i civili che piangono le proprie vittime tra le macerie e una bambina palestinese che indossa la maglietta col simbolo della Pace, intenta a rimproverare col suo piccolo pugno chiuso i soldati israeliani .
Nella piazzetta del presepe è collocata una panchina rossa, divenuto ormai celebre simbolo contro la violenza sulle donne, perché la pace si costruisce a partire dalla propria famiglia e anche dal rispetto del prossimo e delle donne, nostre madri, mogli, figlie, sorelle.
“Ho intitolato questo presepe tematico “E dirigere i nostri passi sulla via della Pace” – dice Miceli – ispirandomi agli ultimi versetti del “Benedictus” (Cantico di Zaccaria ) per porre attraverso questa piccola, essenziale ma al contempo certosina scenografia, l’attenzione sulla necessità di pace nel nostro periodo storico segnato anche dalla triste guerra in Ucraina. Gran parte del presepe tematico, – spiega l’artista – è circondata dal filo spinato che rimanda ai concetti di guerra, dolore e sofferenza, ma il filo spinato non arriva alla grotta della Natività perché con la nascita di Gesù Bambino, Salvatore del Mondo, viene nel mondo la Luce vera, quella che illumina ogni uomo e ci porta la Pace, ci da la sua Pace. In alto nel presepe, scorgiamo la colomba bianca in movimento che vola sulla scena, simbolo di Pace e dello Spirito Santo Consolatore nella speranza che questo Natale possa portare la fine delle ostilità in Ucraina e in tutte quelle terre martoriate dalla guerra. Il presepe è infine accompagnato da un “connubio audio poetico” e i visitatori, durante la loro visita, possono gustare alcune poesie e preghiere per la Pace, di Pablo Neruda, Alda Merini, S.Francesco, Tali Sorek, Madre Teresa, Gianni Rodari, Maram Al Masri, Salvatore Quasimodo, Hafez Haidar ecc…”.
Dal 16 dicembre e fino al 7 gennaio 2023 è possibile visitare tutti i giorni il piccolo presepe tematico.