Dalla Sicilia tra Inghilterra e Germania: il giallo delle due coppie di ragazzi uccise. Gli ultimi sviluppi delle indagini. In stato di arresto due presunti assassini.
Quattro morti uccisi, due coppie, una in Inghilterra e l’altra in Germania. Tre sono di origini siciliane. Le indagini: in Inghilterra, a Thornaby, nella contea dello Yorkshire, a trovare in casa mercoledì scorso 21 dicembre i cadaveri dei fidanzati messinesi Nino Calabrò, 26 anni, di Barcellona Pozzo di Gotto, e Francesca Di Dio, 20 anni, di Montagnareale, è stato il padre del palermitano di 21 anni, Andrea Cardinale, arrestato per l’omicidio della coppia. Lui, il padre, dalla Sicilia è volato in Inghilterra, dal figlio, coinquilino di Nino Calabrò e croupier anche lui, come Nino, e quindi collega di lavoro di Nino. La sera prima dell’assassinio, il padre ha incontrato il figlio e la coppia. Il giorno dopo il padre avrebbe telefonato al figlio, ma lui non ha risposto. E’ andato a casa di lui, è entrato dentro, forse con le chiavi di riserva, e ha trovato morti Nino e Francesca, uccisi a colpi di martello. Oppure lui si è rivolto a degli amici per accertare ciò che fosse successo. Poco trapela dalla polizia inglese, ma è stato il padre a scoprire la coppia assassinata o ad indurre alla scoperta. E lui, terrorizzato, ha telefonato ad un amico poliziotto che lavora alla Questura di Milano, che a sua volta ha allarmato l’Interpol. Il figlio di 21 anni sarebbe sofferente di patologie psichiche, di crisi depressive, e forse avrebbe scagliato le martellate mortali al culmine di una lite. E poi, ad Albstadt, in Germania sono stati uccisi due ragazzi di 20 e 23 anni. Una delle vittime, Christian Zoda, 23 anni, è originario di Messina come i familiari, che ad Albstadt da tempo gestiscono un ristorante-pizzeria dove ha lavorato anche Christian. Lei, Sandra Quarta, 20 anni, di doppia cittadinanza, italiana e tedesca, si è dissolta nel nulla domenica scorsa 18 dicembre. Tre giorni dopo, mercoledì 21 dicembre, nel centro cittadino di Albstadt è stato ucciso a colpi di pistola Christian Zoda. La Polizia ha arrestato Michele Quarta, 52 anni, lo zio di Sandra, con addosso la pistola con cui avrebbe sparato a Zoda. E sarebbe stato accertato che l’omicidio è legato alla sparizione di Sandra tre giorni prima. Infatti, i poliziotti, dopo l’arresto dello zio di Sandra, si sono recati a casa di Christian, dove abitava anche Sandra. Hanno scavato in giardino e hanno trovato il cadavere della ragazza, originaria di Novoli, in provincia di Lecce, così come lo zio, in Germania da oltre 20 anni.