Sul finire del mese di novembre, l’Australian Academy of The Humanities ha conferito ad una serie di accademici il titolo di Fellow, vale a dire la più alta onorificenza australiana per un ricercatore che opera nel campo delle scienze umane.
Tra i ricercatori a ricevere questo prestigioso titolo c’è anche la professoressa Antonia Rubino, che l’Accademia ha voluto riconoscere per i suoi studi nel campo del multilinguismo in contesti di migrazione, con un focus particolare sulla comunità italoaustraliana.
“Innanzitutto voglio dire che sono onorata di questa nomina, non so quanto sia meritata, ma voglio cogliere l’occasione per ringraziare i colleghi e le colleghe che mi hanno nominata”, afferma la professoressa Rubino ai microfoni di SBS Italian.
“La prima tappa infatti consiste nella nomina da parte dei colleghi, a cui fa seguito la votazione dell’Accademia.
Durante la mia carriera ho avuto il piacere di collaborare con moltissimi ricercatori dotati di grande talento e mi ritengo davvero fortunata di fare il lavoro che faccio.
Ormai faccio ricerca nell’ambito della comunità italoaustraliana da oltre trent’anni, e mi sono occupata della prima, della seconda ed ora della terza generazione”.
I suoi studi si sono concentrati sull’utilizzo della lingua in conversazione ed in particolare del cosiddetto code-switching.
“Tutti noi che viviamo in Australia siamo abituati a passare dall’italiano, all’inglese e magari anche al dialetto in maniera costante”, spiega.
“Questa è una delle aree di cui mi sono occupata, vale a dire perché mischiamo le lingue e in che modo le mischiamo”.
La professoressa Rubino però è anche molto attiva nel campo dell’educazione ed insegna presso la University of Sydney.
“L’attività di insegnamento è sempre stata una cosa per cui ho sempre avuto molta passione, e mi piace soprattutto il contatto con i miei studenti”.