Ad Agrigento durante l’età giolittiana, la Belle Epoque, e poi anche durante il ventennio fascista, la Villa Garibaldi in via De Gasperi è stata il salotto verde della città di Agrigento, un giardino gioiello, meta di riposo e di svago. Dopo il secondo conflitto mondiale, alcuni luminari dell’urbanistica, gli stessi che poi hanno provocato la frana del 66, hanno ritenuto “cosa buona e giusta” smantellare la villa Garibaldi e costruire dei casermoni di cemento a ridosso dello spazio ricavato. Ebbene, della villa Garibaldi sono rimasti un campetto di basket, adesso di calcetto, e una scala che congiunge la via De Gasperi con la via San Vito. E alcuni residenti della via De Gasperi oggi hanno diffuso delle cartoline che ritraggono lo stato di incredibile degrado in cui versano la scala e il campetto. Sterpaglie, verde mai curato, rifiuti ammonticchiati ovunque. E denunciano: la zona non è stata mai spazzata. Ecco la Belle Epoque degli anni del ventennio non fascista ma sfascista.