La Prefettura di Agrigento ha emesso due nuovi provvedimenti di “Informazione antimafia interdittiva” a carico di due imprese ritenute gestite ex facto dall’imprenditore agrigentino Marco Campione, ex presidente di Girgenti Acque. Si tratta della “Giuseppe Campione S.p.a”. e della “G. Campione di Michele e Fratelli S.n.c”, indicata come la cassa dell’intero gruppo Campione. Le interdittive, che impediscono di contrarre con la pubblica amministrazione, interessano Campione due anni dopo la prima interdittiva antimafia emessa dal prefetto Dario Caputo. A carico di Campione, inoltre, è stato appena emesso un provvedimento di sequestro preventivo di beni per circa 20 milioni di euro da parte della Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Palermo, su proposta del procuratore reggente di Agrigento, Salvatore Vella, e del capo della Dia agrigentina, Roberto Cilona. E il tutto nell’ambito dell’inchiesta “Waterloo”, che ha disarticolato un presunto intreccio corruttivo ruotante intorno allo stesso Campione che – secondo gli indaganti – sarebbe stato a capo di un’organizzazione a delinquere che corrompeva e asserviva forze dell’ordine, organi ispettivi e istituzionali, e professionisti di ogni ambito in cambio di favori e posti di lavoro a Girgenti Acque.