All’Assemblea Regionale il presidente, Renato Schifani, presenta la giunta e gli assessori giurano. Nel frattempo si elegge l’Ufficio di Presidenza.
All’Assemblea Regionale il presidente, Renato Schifani, presenta la giunta, e gli assessori giurano innanzi al Parlamento, così come imposto dalla nuova normativa approvata durante la scorsa legislatura. Nel frattempo si elegge l’Ufficio di Presidenza che affiancherà il timoniere di Sala d’Ercole, Gaetano Galvagno. Tra i due vicepresidenti dell’Ars, uno è, come secondo consuetudine, espresso dalle forze dell’opposizione. Poi si eleggono tre deputati questori e tre deputati segretari per i quali vi è facoltà di aumento fino cinque così da comprendere tutti i gruppi parlamentari. Per le due vicepresidenze la contesa sarebbe tra Michele Mancuso e Luisa Lantieri per Forza Italia, Nello Dipasquale e Antonello Cracolici per il Partito Democratico e Nuccio Di Paola per il Movimento 5 Stelle. La presidenza della Commissione regionale Antimafia, che è stata di Claudio Fava, adesso è probabile che sia destinata al gruppo di Cateno De Luca. Ed in casa Forza Italia è insorta una spaccatura tra deputati con Miccichè e altri deputati con Schifani, che hanno costituito due gruppi parlamentari autonomi. Nel frattempo è stato diffuso un messaggio di solidarietà a Giusi Savarino, esclusa dalla giunta regionale, da parte di diverse donne consigliere comunali siciliane. Roberta Zicari, Claudia Alongi, Miriam Mignemi, Giulia Ferro, Patrizia Amato, Cinzia Leone, Valentina Zucchetto, Antonella Tarantino, Valeria Proto, Giorgia Caruana, Mariella Ragusa, Antonella Cavezzano, Federica Manna, Alessandra Palmeri, Lina Iacona, Graziella Sacco, Maria Rosa Di Guida, Teresa Saporito, e Mariangela Castellano affermano: “Anche l’elezione del primo presidente del Consiglio donna non riesce a portare in Sicilia parità e meritocrazia. Siamo donne ed amministratrici locali, quotidianamente impegnate per i nostri territori, costantemente sotto esame per il nostro operato, con un rigore ed un parametro che mai si applica al mondo maschile. L’onorevole Savarino è un esempio ed un riferimento per noi. Pertanto prendiamo le distanze da questa pagina di brutta politica, dalle vecchie logiche, dagli uomini al comando, dall’arroganza del potere e pubblicamente dichiariamo la nostra solidarietà all’onorevole Savarino ed a tutte quelle donne che lavorano e che si battono con impegno per dimostrare il proprio valore, quotidianamente. Donne che ancora troppo spesso subiscono torti e pagano il prezzo di volersi affermare autonomamente e per merito, in un mondo ancora troppo maschilista”.