Si ipotizza l’affidamento a Nello Musumeci anche della delega alla Protezione civile, a fronte del compito “senza portafoglio” per il Sud, peraltro senza la Coesione sociale.
L’ex presidente della Regione e neo ministro per il Sud, Nello Musumeci, non sarebbe in grado di incidere efficacemente nell’ambito della sua delega. Si tratta infatti di uno degli incarichi senza portafoglio, ovvero non si sovrintende ad alcun dicastero e si svolgono solo funzioni delegate dal presidente del Consiglio. Ecco perché il premier, Giorgia Meloni, sarebbe intenzionata ad affidare a Musumeci anche la delega alla Protezione civile. Dalla formazione del governo in poi si sono susseguite le constatazioni che, nel concreto, all’ex governatore della Sicilia, costretto suo malgrado a rinunciare al secondo mandato, sia stata assegnata una scatola vuota. Anche la delega aggiuntiva al Sud, ovvero il “mare”, sarebbe del tutto priva di risvolti sostanziali, anche perché, ad esempio, la Guardia Costiera è diretta dal ministro per le Infrastrutture, Matteo Salvini, essendo stata incardinata come responsabilità a tale ministero. E come se non bastasse anche la delega sorella di quella per il Sud, ossia la “Coesione sociale”, è stata dirottata a Raffaele Fitto, che è ministro per gli Affari europei, per le Politiche di coesione e per il Pnrr, quando invece il predecessore di Musumeci, Giuseppe Provenzano, del Partito Democratico, è stato ministro per il Sud e per la Coesione sociale. Il Movimento 5 Stelle per primo ha stigmatizzato tutto ciò. Paolo Ficara, esponente grillino ed ex parlamentare nazionale, al battesimo dell’Esecutivo nazionale ha affermato: “Musumeci sarà a capo di un ministero praticamente inutile. Doveva far diventare ‘bellissima’ la Sicilia ma è scappato per un posticino sicuro al Senato, ed è stato nominato, udite udite, ministro del Mare e del Sud”. Dunque adesso la delega alla Protezione civile sarebbe l’unico modo per concretizzare un effettivo ruolo di Musumeci nel governo Meloni. Si tratta infatti di un incarico strategico in tantissimi territori della penisola, avendo competenze su disastri, alluvioni e su una serie di lavori pubblici per infrastrutture collegati alla mitigazione. E sotto tale profilo proprio la Sicilia ha bisogno di questo tipo di investimenti. Giova sottolineare, a testimonianza che si tratta di una delega ‘pesante’, che negli ultimi 20 anni i poteri legati alla Protezione civile sono rimasti nelle mani del presidente del Consiglio.