La prima seduta d’insediamento dell’Assemblea Regionale si svolgerà giovedì 10 novembre. Quasi definito l’assetto della giunta. L’incognita della presidenza di Sala d’Ercole.
Il battesimo della nuova Assemblea Regionale Siciliana, frutto del voto del 25 settembre, è in calendario giovedì 10 novembre alle ore 11. Il presidente della Regione, Renato Schifani, ha firmato il decreto di convocazione dell’Aula, con il relativo ordine del giorno: costituzione dell’Ufficio provvisorio del Consiglio di presidenza, giuramento dei 70 deputati ed elezione del presidente dell’Assemblea. Dunque adesso Schifani non ha più ostacoli per procedere alla nomina degli assessori e quindi alla formazione del nuovo governo, anch’esso poi atteso a Sala d’Ercole per giurare innanzi al Parlamento. L’avvenuta composizione del governo nazionale rende probabilmente più agevole il lavoro del presidente siciliano. Forse l’unica grana ancora non risolta sarebbe la scelta del presidente dell’Assemblea Regionale. Per il resto gli equilibri sono più definiti: dal riconteggio sono emersi meno deputati Autonomisti e Centristi, e quindi si presume che un solo assessore sia assegnato a tale forza politica che ha eletto quattro deputati. Poi due assessori alla Lega che però ambisce anche alla vice presidenza della Regione nell’ipotesi, non affatto remota, che la presidenza dell’Assemblea sia concessa a Fratelli d’Italia. Come assessori, il Carroccio dovrebbe indicare un palermitano e un catanese. Di conseguenza, se la Lega, che ha eletto cinque deputati, otterrà due assessori, altrettanti dovrebbero essere assegnati alla Nuova Democrazia Cristiana di Totò Cuffaro. Poi è conteso tra Fratelli d’Italia e Forza Italia il numero degli assessori, se quattro oppure tre. Forza Italia ne invoca quattro, e forse si accontenterebbe di tre qualora ottenesse la presidenza dell’Assemblea. Il partito di Miccichè pressa inoltre per assicurarsi deleghe di rilievo, come la Sanità, l’Agricoltura, e le Infrastrutture. E nell’ambito della Sanità, Renato Schifani, in qualità di commissario delegato per l’attuazione degli interventi finalizzati alla realizzazione delle opere previste nel Piano approvato dal ministero della Salute, ha revocato l’incarico all’ingegnere Tuccio D’Urso di soggetto attuatore e coordinatore della Struttura tecnica di supporto. Al suo posto è stato nominato Salvatore Lizzio, dirigente generale del Dipartimento regionale tecnico. D’Urso ricopriva il ruolo dal 2020 su nomina dell’ex commissario delegato Nello Musumeci.