HomePoliticaGoverno Schifani, iniziate le consultazioni

Governo Schifani, iniziate le consultazioni

Il presidente della Regione ha iniziato le consultazioni per la formazione della giunta. Incontrando Forza Italia, Schifani ha ribadito: “Gli assessori saranno politici eletti e competenti della materia”.

Dunque, come già annunciato, il presidente della Regione, Renato Schifani, ha iniziato le consultazioni delle forze politiche che compongono la coalizione di centro destra per la formazione della giunta che lo affiancherà durante la legislatura. L’ex presidente del Senato ha incontrato la delegazione di eletti, riconfermati e uscenti di Forza Italia, e ha innanzitutto colto l’occasione per ribadire: “Gli assessori saranno politici eletti e competenti della materia”. Infatti, nel corso dell’incontro Schifani, pur ascoltando tutti gli interlocutori, non è indietreggiato sui criteri da utilizzare nella scelta degli assessori, attingendo solo tra i legittimati dalle urne. L’orientamento di massima è di assegnare tre assessori a Forza Italia e tre a Fratelli d’Italia (che però al tavolo bilaterale previsto nel tardo pomeriggio di oggi ne chiederà quattro) coinvolgendo anche i partiti minori, e quindi due ciascuno a Lega, Nuova Democrazia Cristiana di Cuffaro e gli Autonomisti e Popolari di Raffaele Lombardo. Il coordinatore regionale Gianfranco Miccichè avrebbe eccepito di praticare il criterio della scelta di scuderia, ovvero privilegiando i “big azzurri” a prescindere che siano stati eletti all’Assemblea Regionale oppure no. E ha soprattutto invitato tutti ad assumere decisioni all’insegna della condivisione e senza commettere gli errori di qualche altro presidente (tra parentesi: Nello Musumeci). Sui nomi dei papabili assessori non si sarebbe discusso espressamente, anche se trapela che Gianfranco Miccichè vorrebbe piazzare in giunta Michele Mancuso, Nicola D’Agostino e l‘assessore regionale uscente Tony Scilla, che però non risponde al criterio del deputato eletto. In ogni caso, e non solo Forza Italia, dovranno adeguarsi alle quota rosa, che impongono la presenza di quattro donne in giunta. Sul tavolo del confronto vi sono stati anche i rapporti fra le componenti della coalizione, le priorità del programma amministrativo, le difficoltà incombenti nello scrutinio ancora non concluso, con i ritardi che comporteranno anche tempi lunghi per l’insediamento. E ciò è un guaio per i conti della Regione. Infatti, il nuovo governo avrà difficoltà a redigere il suo primo bilancio, attivandosi nei pieni poteri solo a novembre inoltrato. Inevitabile si profila il ricorso all’esercizio provvisorio del bilancio, da applicare a decorrere dal primo gennaio fino al termine massimo del 30 aprile.

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