A Palermo i Carabinieri hanno arrestato il candidato deputato regionale Salvatore Ferrigno. E’ indagato di voto di scambio elettorale politico – mafioso. I dettagli.
Come è accaduto in occasione delle elezioni Amministrative del 12 giugno, quando, per voto di scambio elettorale politico – mafioso, sono stati arrestati i candidati al Consiglio Comunale di Palermo Francesco Lombardo e Pietro Polizzi, adesso, alla vigilia del voto per le elezioni Regionali, domenica prossima 25 settembre, sono stati altrettanto arrestati due candidati. Dopo la candidata ad un seggio all’Assemblea Regionale con Fratelli d’Italia, Barbara Mirabella, già assessore comunale alla Cultura a Catania, indagata di corruzione, a Palermo i Carabinieri hanno arrestato Salvatore Ferrigno, 62 anni, aspirante deputato nella lista per la provincia di Palermo dei “Popolari e Autonomisti – Noi con la Sicilia” di Raffaele Lombardo. E’ indagato di voto di scambio elettorale politico – mafioso. Sono stati ammanettati anche il presunto boss Giuseppe Lo Duca, e poi Piera Lo Iacono. Lei sarebbe stata il ponte di collegamento tra Ferrigno e i mafiosi. Secondo quanto emerso dalle indagini dei Carabinieri coordinate dal procuratore aggiunto, Paolo Guido, Salvatore Ferrigno avrebbe promesso favori e denaro a Giuseppe Lo Duca in cambio di voti. Agli atti dell’inchiesta vi sono anche fotografie, pedinamenti, e delle intercettazioni telefoniche e ambientali, alcune registrate pochi giorni addietro. I militari dell’Arma, capitanati dal tenente colonnello Salvatore Di Gesare, sono stati impegnati ad indagare sui clan mafiosi della provincia di Palermo, e si sono imbattuti nelle conversazioni che incastrerebbero Ferrigno, Lo Duca e Lo Iacono. Per un pacchetto di voti sarebbero stati pretesi almeno 20mila euro, poi scontati fino a 5mila. Da alcune intercettazioni emergono conversazioni tra Ferrigno e la donna: “Piera… io posso corrispondere al momento di tre al massimo quattro paesi, e basta. E sono: Carini, Torretta, Cinisi, Terrasini“. “Bravo”. “Da lì io non mi sposto più perché non voglio più avanzare”. E poi altra conversazione tra Lo Duca e altri presunti mafiosi, che si riferirebbero alla spartizione del denaro di Ferrigno: “Vedi che a Cinisi gli presento 5.000, 1.500 tu e 1.500 io…non c’è niente da fare!”. E poi, altra conversazione intercettata: “Gli ho detto ‘con l’assegno non è possibile’. Perciò io gli ho detto ‘tu ce li devi dare in contanti’”. Salvatore Ferrigno è originario di Carini, e, prima dell’adesione ai Popolari e Autonomisti, ha militato in Forza Italia, ed è stato parlamentare azzurro nel 2006, eletto nella circoscrizione estera per il Nord e Centro America. E all’epoca il “Giornale degli Italiani all’Estero” scrisse di lui: “Le sue convinzioni politiche e l’assoluta dedizione all’Italia, in una visione di progresso civile e di lealtà agli Stati Uniti, hanno motivato la sua discesa in campo. Persona capace, preparata e generosa, piace agli italiani d’America per il suo parlare schietto e senza virtuosismi dialettici e le ambiguità che hanno contraddistinto altri personaggi che hanno calcato gli stessi scenari lasciando dietro di sé qualche perplessità e molta indifferenza”. Salvatore Ferrigno, tra i fondatori dell’associazione “Azzurri nel mondo of California”, ha vissuto parecchi anni a Filadelfia dove ha lavorato come broker assicurativo. Durante la legislatura da deputato nazionale è stato componente della commissione Difesa. Nel 2008 il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, lo nominò consulente per i rapporti tra la Regione e i siciliani all’estero. Lo slogan della sua attuale campagna elettorale per le elezioni Regionali è: “Il cambiamento è adesso. Coraggio, cominciamo”.