L’imprenditore antimafia Gianluca Calì, in politica con il Movimento “Sud chiama Nord”, presidente nazionale dell’associazione ANVU dal 1997 a fianco delle vittime di racket, usura e mafia, ha chiesto all’Agenzia Nazionale (ANBSC) l’utilizzo, in tutto il territorio italiano, di immobili confiscati dove allocare le proprie sedi. E afferma: “A tal riguardo ci faremo portavoce in Parlamento di una modifica legislativa sui beni sottratti alla mafia e restituiti alla collettività (legge 109 del 1996) che preveda una norma specifica che consenta, a quanti hanno denunciato la mafia, il racket e l’usura, di avere titolo preferenziale per la gestione degli immobili, delle aziende e delle attività imprenditoriali sequestrate alle mafie e alle organizzazioni criminali”.