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“Regionali”, sondaggi e confronti

Anche secondo un sondaggio Youtrend, Renato Schifani si appresta a vincere le elezioni Regionali. ConfArtigianato e Uil – Ca si rivolgono ai candidati alla Presidenza.

Altro sondaggio in occasione delle elezioni Regionali del 25 settembre. Secondo YouTrend il candidato del centrodestra Renato Schifani sarebbe in vantaggio, al 35,5%, e si appresterebbe a vincere la competizione. La candidata del centrosinistra Caterina Chinnici è stimata al 29,1%. Segue l’indipendente Cateno De Luca, 20,5%, poi il candidato del Movimento 5 Stelle, Nuccio Di Paola, al 13%, e il candidato del Terzo polo, Gaetano Armao, all’1,9%. Nel frattempo, in ambito programmatico, ConfArtigianato Sicilia, incontrando i candidati alla presidenza, lancia un appello a ricostruire un patto di fiducia tra imprenditori, politica e istituzioni. E il sindacato spiega: “A chi si candida a guidare la Regione, ConfArtigianato chiede di saper guardare e ascoltare la realtà produttiva rappresentata da oltre 71 mila imprese artigiane (15,4% del totale imprese dell’Isola) e oltre 125 mila addetti (17,3% del totale occupati). Il valore aggiunto realizzato da queste realtà produttive siciliane, che è di 6 miliardi e 451 milioni di euro, rappresenta l’8,3% della ricchezza complessivamente prodotta da tutte le imprese del territorio. Auspichiamo un patto che possa essere mantenuto nel tempo, anche dopo la fine delle consultazioni ed al di là degli esiti elettorali. In sintesi, le nostre priorità sono: la buona burocrazia, Europa e Pnrr, sostegno alla liquidità e credito agevolato adeguando il quadro normativo di riferimento, un mercato del lavoro più inclusivo, infrastrutture, energia e turismo”. Ed ai candidati alla presidenza della Regione si rivolge anche la Uil – Ca, ovvero il ramo della Uil che rappresenta i lavoratori bancari, esattoriali ed assicurativi. Il segretario regionale, Giuseppe Gargano, afferma: “Abbiamo chiesto ai candidati, tramite una lettera, quali siano le loro proposte e i loro progetti per il credito in Sicilia. Siamo disponibili ad ogni possibile confronto e contributo. Il dato, diffuso dalla Banca d’Italia, di 131 Comuni siciliani privi di uno sportello bancario è preoccupante sotto diversi profili: in termini di sviluppo del territorio e di rilancio dell’occupazione, di ripresa degli investimenti da parte delle imprese e di recupero di una visione del futuro per le famiglie, di possibilità per i giovani di mettere in atto idee e progetti imprenditoriali produttivi, di contenimento dell’usura in un contesto reso ancora più difficile dalla pandemia. Noi riteniamo indispensabile, per salvare il futuro della nostra Sicilia, che la politica e le istituzioni facciano la loro parte con idee, progetti ed interventi concreti finalizzati ad arginare il processo di desertificazione bancaria della Sicilia, garantendo una presenza delle banche nei territori ed una gestione del credito adeguata alle peculiarità siciliane”.

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