Il candidato presidente della Regione del centrodestra, Renato Schifani, rilancia l’unità della coalizione e delinea alcune priorità del programma amministrativo.
L’ex presidente del Senato e candidato presidente della Regione del centrodestra, Renato Schifani, è appena intervenuto all’agenzia Italpress e, tra l’altro, ha sottolineato il suo ruolo di super partes e non del solo partito che lo ha espresso. Ed ha affermato: “Gli alleati possono contare su di me perché la coalizione la sento come mio modo di stare in politica. Darò pari dignità a tutte le anime della coalizione. E’ il nostro popolo che ci chiede unità. La nostra è un’alleanza politica. Al contrario è solo elettorale l’intesa tra Partito Democratico e Movimento 5 Stelle per le Regionali siciliane dopo la rottura avvenuta invece a livello nazionale con la caduta del governo Draghi”. E poi, in riferimento al terzo polo di Renzi e Calenda che in Sicilia ha lanciato la candidatura a presidente della Regione dell’attuale vice di Musumeci, Gaetano Armao, Schifani ha aggiunto: “E’ inutile il voto al terzo polo. Su Armao preferisco tacere, francamente sono rimasto molto deluso però non voglio fare polemiche. Per cinque anni è stato con noi, non si è mai misurato sul consenso, ha svolto un ruolo all’interno del Governo Musumeci per l’intera legislatura con il sostegno del partito. Ha fatto le sue scelte”. Poi, sulle pendenze giudiziarie, Schifani smorza così: “I problemi miei non saranno legati agli attacchi degli avversari, ma mi batterò sui problemi dei siciliani, la disoccupazione, le infrastrutture, le liste d’attesa nella sanità. Sulla legalità farò di tutto perché la trasparenza la faccia da sovrana all’interno della Pubblica Amministrazione. Quando eravamo al Governo con Berlusconi nel 2002 abbiamo stabilizzato il carcere duro per i mafiosi, e nel 2008 quando ero presidente del Senato mi sono attivato perché si inasprissero in maniera forte le norme sui sequestri dei beni della criminalità organizzata. Nel contrasto alla mafia sarebbe un errore che centrodestra e centrosinistra si dividessero. L’ho detto quando stavo all’opposizione”. Poi Renato Schifani delinea alcune priorità del suo programma amministrativo, in primis burocrazia e infrastrutture: “Tema importante è il dialogo con la burocrazia, in particolare con i dirigenti. Da avvocato amministrativista so bene quali possano essere i problemi e le preoccupazioni di un dirigente, ma conto sulla buona burocrazia che abbiamo in Sicilia. Se ci saranno delle mancanze sarò inflessibile, ma mi auguro di no. Sono fiducioso che un rapporto sinergico aiuti la Sicilia, una terra che aspetta risposte, che chiederemo anche al Governo centrale. Il Pnrr è un’occasione senza precedenti, dobbiamo fare in modo che le risorse che arriveranno siano finalizzate a obiettivi chiari, strategici, e non si disperdano in mille rigagnoli del clientelismo e del campanilismo, altrimenti avremmo perso una scommessa che non possiamo perdere. Inoltre la situazione logistica e infrastrutturale va migliorata e per questo lavoreremo affinchè il governo nazionale possa stanziare dei fondi già appostati in una legge finanziata ogni due anni per intervenire su questo settore”.