Entro il 31 agosto le osservazioni a fronte del progetto di un Parco eolico galleggiante al largo dell’Agrigentino. L’esperto: “Nessun impatto negativo. E’ un’opportunità”.
Il prossimo 31 agosto scade il termine per opporre eventuali osservazioni al progetto di un Parco eolico, denominato “Sicily South”, presentato lo scorso luglio da una società milanese, “Avenhexicon”, gemellata con una società svedese, che ha rivolto istanza al Ministero delle Infrastrutture e alla Capitaneria di Porto Empedocle per la concessione per 30 anni dell’area interessata del Demanio marittimo, ovvero 364 chilometri quadrati nel Canale di Sicilia. Si tratta di un progetto per la collocazione di 48 pale eoliche da 25 mega watt ciascuna, per un totale quindi di 1.200 mega watt, a circa 12 miglia dalla costa, di fronte al Comune di Porto Empedocle. E il posizionamento di un cavo sottomarino lungo circa 34 chilometri. Diverse associazioni ambientaliste hanno sollecitato una valutazione tecnica all’ingegnere di Sciacca, Mario Di Giovanna, da tempo impegnato nel settore, soprattutto contro le prospezioni petrolifere. Di Giovanna ha risposto: “Sul progetto al momento si hanno poche informazioni, ma da quello che emerge non si ravvisano pericoli per la salute pubblica e per l’ambiente marino. Il progetto tra l’altro prevede la collocazione delle pale eoliche ad oltre 12 miglia dalla costa agrigentina e quindi non si avrebbe un impatto visivo significativo. L’impianto sarebbe inoltre un’opportunità per la produzione di energia pulita a bassi costi. Sul piano della tutela dell’ambiente marino si determinerebbe un’area protetta perché in quella zona non si potrebbe pescare. E quindi le marinerie non potrebbero pescare nell’area interessata all’iniziativa che mira alla produzione di energia”. Ebbene, in proposito, il sindaco di Porto Empedocle, Calogero Martello, ha annunciato che il Comune presenterà le proprie osservazioni entro i termini previsti. Martello afferma: “Sì, l’impianto sarà realizzato in mare a distanza dalla costa, ma è pur sempre un’opera che potrà potenzialmente arrecare pregiudizio ad un settore economico già fortemente in difficoltà, quale quello della pesca, che rappresenta oggi una delle poche attività economiche dei Comuni costieri. Ed un pregiudizio anche alla rotta delle navi da crociera dirette a Porto Empedocle. A tal proposito ritengo opportuno e urgente un incontro tra tutti i Comuni costieri interessati”.