Ancora irrisolta la questione legata all’alleanza elettorale e politica tra Partito Democratico e Movimento 5 Stelle in Sicilia. L’intervento di Trizzino.
A pochi giorni dalla scadenza del termine di presentazione delle liste, in Sicilia non è stata ancora risolta definitivamente la questione legata al cosiddetto “campo largo”, ovvero l’alleanza strutturale, quindi politica ed elettorale, tra il Movimento 5 Stelle e il Partito Democratico. Giampiero Trizzino, deputato regionale 5 Stelle non più candidabile dopo il doppio mandato, è d’accordo e spiega: “Sono d’accordo a mantenere l’alleanza, contrariamente a tanti rappresentanti dei 5 Stelle che vanno per la direzione opposta. I presupposti dell’alleanza con il Partito Democratico e con Cento Passi sono diversi da quelli sviluppati a Roma. In Sicilia abbiamo costruito un buon ragionamento complessivo contro il governo di Musumeci, e l’alleanza è sempre stata compatta visto che il Partito Democratico si è sempre comportato bene e non ha mai fatto venir meno il proprio sostegno nelle nostre battaglie”. E poi, in riferimento alla candidata presidente della Regione, Caterina Chinnici, espressa dal Partito Democratico, aggiunge: “La Chinnici rappresenta una figura super partes e il Partito Democratico ha stessi diritti e doveri di tutti gli altri schieramenti della coalizione. Numeri alla mano, andare separati significherebbe consegnare la Sicilia a Meloni e a Salvini”. E poi, a fronte del patto programmatico con nove punti priorità proposto dai 5 Stelle, Trizzino ne ribadisce il valore, e afferma: “I 5 Stelle hanno avanzato una serie di punti programmatici alla candidata uscita fuori dalle primarie. Ora stanno preparando un documento di sintesi. Da quello che emerge, la Chinnici avrebbe accettato quasi tutti i nostri punti. E ci tranquillizza anche che metterà nella squadra di governo figure del Movimento 5 Stelle”. E Giuseppe Conte? “Conte – risponde Trizzino – nella riunione che abbiamo avuto ha lasciato una finestra aperta ai portavoce siciliani del Movimento 5 Stelle. Ha detto che è giusto valutare e continuare a battere sui principi del movimento. E’ andato verso un’apertura di un’alleanza di coalizione senza pronunciarsi apertamente”. Poi, infine, una stoccata ad Enrico Letta: “A livello nazionale ha sbagliato Enrico Letta. Con la scusa di contrastare la destra non puoi tirare fuori i 5 Stelle dal ragionamento, non doveva uscire con quelle dichiarazioni. Tutta la responsabilità ricade su Letta ed è stato il Partito Democratico a rifiutare i 5 Stelle”.