Il sindaco di Agrigento, Franco Miccichè, ha emesso la rituale ordinanza ferragostana. Le istruzioni per l’uso a favore di ordine e sicurezza pubblica.
Nel ‘68 si scatenò il “maggio francese”, e lo slogan della rivolta fu “vietato vietare”. Sono trascorse almeno tre ere glaciali. Adesso l’osservanza dei divieti, nell’interesse dell’ordine e della sicurezza pubblica, è compresa come dovere di civiltà, a meno che, ovviamente, non si tratti di provvedimenti abnormi. Dunque, ad Agrigento, a seguito della riunione in Prefettura del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, il sindaco Franco Miccichè ha emesso la rituale ordinanza ferragostana. Dunque, dalle ore 8 di oggi sabato fino alle ore 6 di martedì 16 non vi azzardate a trasportare legna e carbonella e accendere falò in spiaggia. Non si montano tende per campeggio o pernottamento. Non vi permettete a sparare fuochi d’artificio se non siete stati autorizzati. Non aumentate il volume della musica senza educazione, evitate schiamazzi e casini vari. No alle feste di massa, se non autorizzate da Prefettura e Comune. Signori baristi, non vi azzardate a vendere alcol dalle ore 2 alle 6 di domani domenica 14, e dalle ore 2 alle 6 di lunedì 15 agosto. Non vi permettete a vendere qualsiasi tipo di bevanda in bottiglie o bicchieri di vetro, o in lattine e contenitori in metallo, o di altro materiale adatto per essere utilizzato come arma. Vietato gettare rifiuti a terra, sbrigare in strada i propri bisogni fisiologici, e poi è vietato consumare pasti non veloci, banchettare, abbandonando rifiuti, nei luoghi pubblici. Se non obbedite anche ad un solo divieto di tutto ciò sarete multati da 100 a 500 euro. Se si tratta di un reato, ne risponderete innanzi ad un giudice. Perbacco.