La Camera approva, in seconda votazione definitiva, il riconoscimento dello stato di insularità della Sicilia nella Costituzione. Gli interventi di Musumeci, Armao e Samonà.
La Sicilia da tempo pressa per il riconoscimento dello stato di insularità nella Costituzione della Repubblica Italiana. E’ stata necessaria una proposta di legge costituzionale, e adesso anche la Camera, dopo il Senato, con 412 voti a favore, ha appena approvato, in seconda e definitiva votazione, la proposta di legge costituzionale numero 3353, di cui è relatrice l’onorevole Roberta Alaimo, 43 anni, deputata di Corleone, del Movimento 5 Stelle. La proposta intende modificare l’articolo 119 della Costituzione sull’autonomia fiscale di Comuni, Province e Regioni, sancendo le peculiarità, le singolarità, le caratteristiche particolari delle isole, con il superamento degli svantaggi derivanti dall’insularità. L’essere isola, con le difficoltà collegate ai trasporti e ai collegamenti, costa alla Sicilia tra i 6,04 e i 6,54 miliardi di euro all’anno, ovvero un valore tra il 6,8 e il 7,4% del Prodotto interno lordo regionale. E dunque si tratta di una tassa occulta, quantificabile in circa 1.300 euro a testa per ogni cittadino siciliano, neonati compresi. E l’assessore regionale all’Economia, e vice presidente della Regione, Gaetano Armao, tra i promotori dell’iniziativa, commenta: “La Repubblica riconosce le peculiarità delle Isole e promuove le misure necessarie a rimuovere gli svantaggi derivanti dall’insularità. Dunque si ottiene il riconoscimento costituzionale degli svantaggi derivanti dall’insularità”. E il presidente della Regione, Nello Musumeci, sottolinea: “Superare gli svantaggi derivanti dall’insularità diventa un impegno preciso per lo Stato, consacrato nella Costituzione. E’ una vittoria per tutti gli isolani d’Italia. Continueremo a lavorare, in sinergia con Bruxelles e Roma, affinché vivere su un’isola non sia più una maledizione o un problema, ma una straordinaria opportunità in termini di dotazione infrastrutturale, servizi essenziali e qualità della vita” – conclude. E l’assessore regionale all’Identità siciliana e ai Beni culturali, Alberto Samonà, afferma: “L’introduzione nella Costituzione del principio di insularità è importantissimo e apre nuovi scenari per la Sicilia: si potranno, infatti, ridurre gli svantaggi finora esistenti e si potrà favorire lo sviluppo dell’Isola. La norma ha una portata rivoluzionaria perché, specie in materie come i trasporti, le infrastrutture e i servizi per i cittadini, la Sicilia e le isole cosiddette minori sono state da sempre penalizzate e in questi ultimi anni gli effetti si sono ulteriormente aggravati”.