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Tra primarie e incognite

Sabato si vota alle primarie del centrosinistra per la scelta del candidato presidente della Regione. Permane l’incognita Musumeci bis. L’intervento della Dc Nuova di Cuffaro.

Sabato prossimo 23 luglio sarà il giorno del voto alle primarie del centrosinistra per la scelta del candidato presidente della Regione. Gli iscritti nell’apposita piattaforma resa a disposizione sceglieranno, o su internet o recandosi ai gazebo, tra Caterina Chinnici, eurodeputata proposta dal Partito Democratico, Barbara Floridia, sottosegretario del Movimento 5 Stelle, e Claudio Fava, già presidente della Commissione regionale antimafia e leader del movimento “Cento passi”. E il Movimento 5 Stelle interviene a seguito del martellante susseguirsi di indiscrezioni su una presunta spaccatura insorta all’interno della coalizione progressista a seguito di quanto accaduto a Roma. Barbara Floridia ha annunciato che oggi non avrebbe partecipato ad un altro confronto pubblico con Chinnici e Fava a Catania, e tanto è bastato per dedurre che ciò fosse collegato alle intemperie romane. Invece il movimento spiega: “L’incontro è stato annullato perché Barbara Floridia è positiva al covid. Il voto al Senato sul governo Draghi non influenza le primarie per la scelta del candidato governatore in Sicilia della coalizione progressista. Le presidenziali vanno avanti”. Nel frattempo in casa centrodestra permane immutata la condizione di stallo ruotante intorno all’incognita Musumeci bis. E probabilmente permarrà ancora se dovessero svolgersi a breve le elezioni Politiche. A tal proposito interviene la Dc Nuova di Totò Cuffaro, che afferma: “Le tensioni stagnano nella coalizione di centrodestra e non sono utili al raggiungimento di un positivo risultato finale. Proviamo a ripartire da un sano metodo democristiano: riflettiamo, ragioniamo, mediamo e impegniamoci nel trovare le ragioni per lo stare insieme nel modo migliore che è anche il modo per vincere. Senza veti e senza fughe in avanti ma con lo spirito di chi ha a cuore l’interesse della Sicilia, dei siciliani e della buona politica. Davanti a una sinistra che ha scelto il democratico metodo delle primarie per individuare il proprio candidato, noi abbiamo il dovere di ritrovarci in una candidatura unitaria. Davanti a un nuovo populismo scomposto e di “masaniellana” memoria, abbiamo il dovere di un comportamento istituzionale democratico e corretto. La nostra Sicilia è una terra straordinaria e bella, ma difficile e martoriata, e proprio per questo merita ancor di più di essere amata e servita con spirito di sacrificio, col lavoro e senza strumentalizzazione”.

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