In Germania la Corte d’Appello di Francoforte, ribaltando la sentenza di primo grado, ha vietato ad un ristoratore, Constantin Ulbrich, di utilizzare il nome di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino per la sua pizzeria, pena un’ammenda fino a 250mila euro o una condanna fino a 6 mesi di reclusione. Sui muri della pizzeria sono stati riprodotti fori di proiettile, e poi la foto di Falcone e Borsellino con accanto la foto di don Vito Corleone tratta del celebre film “Il Padrino”. Maria Falcone, che ha presentato ricorso contro la sentenza di primo grado, commenta: “E’ una sentenza che ristabilisce il senso del rispetto. Ci sono nomi e argomenti sui quali non è possibile ironizzare, scherzare e tanto meno speculare a fini commerciali. Ringrazio i legali Rodolfo Dolce e Angela Bonacina che mi hanno assistita”. La Corte inoltre riconosce che Maria Falcone abbia una legittima pretesa al diritto alla richiesta di risarcimento in base al diritto al nome e al diritto alla personalità post mortem.