Avvistato e ripreso un granchio fantasma sulla spiaggia di Bovo Marina a Montallegro. Da oltre un decennio le coste meridionali e sud orientali della Sicilia sono teatro della “ricolonizzazione” da parte del granchio fantasma che dopo millenni sta riconquistando gli areali perduti a causa di cambiamenti climatici avvenuti in epoche remote e che hanno relegato questa specie in areali parecchio distanti tra loro.
Si tratta di una specie protetta inclusa nella Convenzione per la Protezione dell’Ambiente Marino e delle Regioni Costiere del Mediterraneo. E’ considerata, da un punto di vista eco-etologico, come una specie “opportunista”. Ha abitudini prevalentemente notturne: trascorre le ore diurne dentro tane che scava negli arenili sabbiosi ed esce allo scoperto solo di notte per procurarsi il cibo e, nella stagione giusta, per accoppiarsi. In condizioni particolari sono stati osservati individui adulti allo scoperto nelle prime ore del giorno o all’imbrunire, ma sempre molto vicini all’ingresso della tana. Questo avviene, quasi sempre, quando sull’arenile è presente una fonte di cibo facilmente accessibile come carcasse di animali marini (pesci, tartarughe, cetacei, etc.) spiaggiate o rifiuti lasciati dai bagnanti. Inoltre, è un forte predatore: non è raro che possa attaccare organismi di dimensioni, anche, ben maggiori rispetto alle sue come giovani tartarughe marine, altri granchi, piccoli rettili o uccelli, piccoli mammiferi. A sua volta, è anch’essa preda di numerose specie, in primis uccelli marini e mammiferi.