Blitz della Guardia di Finanza agrigentina: 10 arresti in quattro province siciliane. Sgominata una banda di trafficanti di migranti. Collegamenti con il terrorismo internazionale.
Maxi operazione contro l’immigrazione clandestina in quattro province siciliane: Agrigento, Trapani, Caltanissetta e Messina. E poi in quella di Siena, in Toscana. La Guardia di Finanza agrigentina ha arrestato dieci indagati di associazione per delinquere e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, presunti componenti di una pericolosa banda criminale transnazionale, tra italiani ed extracomunitari, con collegamenti, almeno di alcuni degli indagati, con ambienti del terrorismo internazionale. Dall’inchiesta, coordinata dalla Procura di Palermo, è emersa l’organizzazione delle traversate clandestine del Canale di Sicilia, rese più sicure in cambio di un biglietto di viaggio più costoso, e poi garantendo la non identificazione delle persone sbarcate, così da ottenere più libertà di movimento appena giunti a destinazione. In tal modo anche i ricercati sarebbero sfuggiti alle forze di Polizia, e spesso sono stati diretti in Europa con finalità illecite. La banda si sarebbe occupata anche del trasporto e dell’accoglienza degli immigrati in abitazioni sicure, o delle fughe dai centri di accoglienza. In provincia di Trapani è stato ospitato e poi è stato aiutato a fuggire in Tunisia un soggetto, con collegamenti con ambienti terroristici, destinatario di mandato di cattura europeo, spiccato dall’autorità giudiziaria della Germania. L’uomo è ritenuto responsabile di un tentato omicidio commesso a Lipsia nel 2020. Così è stato sottratto alle ricerche delle forze dell’ordine tedesche e italiane. Le Fiamme Gialle di Agrigento si sono avvalse di intercettazioni telefoniche, ambientali e telematiche, osservazioni investigative e monitoraggio degli spostamenti, anche con video, e poi controlli in mare, sequestri e acquisizione di documenti.