Innanzi al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Palermo, Antonella Consiglio, si è avvalso della facoltà di non rispondere il luogotenente dei Carabinieri, Gianfranco Antonuccio, in servizio al Reparto investigativo della Compagnia di Licata, arrestato il 4 luglio perché, secondo quanto dichiarato dall’avvocato canicattinese Angela Porcello, inquisita per mafia e aspirante collaboratrice della giustizia, lui avrebbe chiesto 1500 euro al boss di Canicattì, Giancarlo Buggea, per alleggerire i controlli sulle misure restrittive impostegli. Il nome del Carabiniere ricorre, inoltre, in diverse intercettazioni dalle quali emergerebbero anche suoi rapporti con una organizzazione di trafficanti di droga.