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“Regionali”, altri candidati

Il partito “Siciliani Liberi” lancia Eliana Esposito candidata presidente della Regione. L’intervento dei promotori dell’iniziativa siciliana indipendentista.

Oltre Cateno De Luca, e, a meno di imprevisti, Nello Musumeci, adesso vi è un altro candidato alla presidenza della Regione Siciliana alle elezioni di novembre. Infatti, il partito siciliano indipendentista “Siciliani Liberi” annuncia la propria partecipazione con liste in tutte le circoscrizioni provinciali. Candidato presidente è Eliana Esposito, 49 anni, di Catania, attrice. “Il programma sicilianista – spiegano i promotori in una nota – si presenta ancora una volta senza compromessi con quello dei partiti italiani, originali o ‘riciclati’, come alternativa radicale all’attuale sistema oppressivo. ‘Siciliani Liberi’ si schiera a difesa dello stato di diritto, delle libertà fondamentali e della democrazia, ormai compromesse da un regime dal volto sempre più autoritario, considerando la difesa dalla globalizzazione e dalle sue politiche sempre più disumane, condizione preliminare imprescindibile per qualunque riscatto o liberazione della Sicilia”. “Parole d’ordine – sottolineano i promotori – saranno la difesa del lavoro, dell’impresa e delle famiglie siciliane dalle catene del colonialismo interno ed internazionale che stanno desertificando la nostra Terra. Obiettivo politico per la legislatura è, ancora, quello dell’attuazione integrale dello Statuto, in tutte le sue norme e secondo lo spirito e la lettera originari, nonché della costituzione dell’intero territorio della Regione in Zona Economica Speciale dotata di un peculiare status fiscale, doganale, commerciale e finanziario. In una parola la Sicilia come vero e proprio stato regionale confederato per ridare dignità e futuro alla Sicilia. ‘Siciliani Liberi’ vigilerà affinché il regionalismo differenziato del nord non si risolva in un’altra truffa e furto ai danni della Sicilia”. Nel frattempo, Cateno De Luca lancia un altro guanto di sfida, adesso contro Gianfranco Miccichè. E così si rivolge al presidente dell’Assemblea: “Chiedo a Miccichè, perché non ti candidi direttamente? Perché una volta per tutte non svesti i panni del ‘puparo’ e ti metti in gioco per quello che sei? In fondo lo dovresti alla Sicilia. Vogliamo infatti ricordare che anche la vittoria di Crocetta e quel Governo considerato poi una iattura è responsabilità di Miccichè e della sua decisione di candidarsi alla presidenza della Regione in alternativa al centrodestra. Oggi forse Miccichè ha semplicemente paura di perdere per l’ennesima volta considerando che l’ultimo dato elettorale ha segnato una bocciatura inequivocabile per Forza Italia. Eppure, proprio quest’ultimo risultato che le elezioni Amministrative ti hanno consegnato dovrebbe farti riflettere. Il tuo tempo, caro Gianfranco, è finito. Ritirati a vita privata. La politica torni ad essere strumento al servizio dei siciliani. Ad oggi tu e la banda bassotti politica avete svilito questo Parlamento siciliano. Io non sono solo, con me c’è tutta la Sicilia che è stanca di te e della politica che rappresenti”.

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