Il direttivo dell’Associazione Nazionale Commercialisti Agrigento lancia l’allarme sull’ingorgo di scadenze che rischia di provocare non pochi problemi alle aziende contribuenti che il 30 giugno, salvo proroghe, dovranno fronteggiare ben 61 scadenze di versamenti fiscali, oltre altri 13 obblighi fra comunicazioni e dichiarazioni varie. Il presidente, Salvatore Russo, afferma: “Nonostante lo Statuto del contribuente, le sbandierate semplificazioni, e il leale rapporto tra fisco e contribuente voluto dall’amministrazione, ci si ritrova, periodicamente, a discutere sull’efficacia di scadenze molte volte inutili, in conflitto tra loro, rischiose anche dal punto di vista delle sanzioni amministrative, con risvolti penali, che gravano sui commercialisti, sulle imprese e sugli stessi funzionari della macchina amministrativa dello Stato. Spesso sono richiesti adempimenti inutili che non producono gettito e danno erariale ma che ingolfano gli studi professionali che invece dovrebbero occuparsi dei dichiarativi e fare pagare le imposte ai contribuenti, aiutandoli a mitigare gli effetti di una delle crisi economiche più cruente di questi ultimi decenni. Il paradosso esasperante è arrivato con la scadenza del 30 giugno riferita alla richiesta di una autocertificazione per gli aiuti Covid ricevuti, per fortuna prorogata al 30 novembre dopo una insistente richiesta da parte di ANC Nazionale. Ancora una volta si fa appello agli Uffici competenti di fare tesoro delle segnalazioni dei Commercialisti che operano quotidianamente sul campo e di provvedere con adeguati ed urgenti provvedimenti”.