Dopo la citazione diretta a giudizio, scavalcando il filtro dell’udienza preliminare, si è svolta ad Agrigento, innanzi al giudice Sabrina Bazzano, la prima udienza del processo a carico dell’ex sindaco e consigliere comunale di Agrigento, Calogero Firetto, e del fratello Mirko, imputati di alcune presunte irregolarità urbanistiche relative al castello “Colonna” a Joppolo Giancaxio, adibito a struttura ricettiva, di intrattenimento e ristorazione, gestita dalla società della famiglia Firetto. La neo costituita associazione ambientalista “Giosuè Arnone – Lega siciliana per la tutela dell’ambiente”, tramite l’avvocato Daniela Principato, ha formulato la costituzione di parte civile. Calogero Firetto, difeso dagli avvocati Angelo Farruggia ed Enzo Caponnetto, ha chiesto un termine per esaminare la relativa documentazione prodotta. Il Giudice ha rinviato il processo all’udienza del 24 febbraio 2023. Nel merito della costituzione come parte civile dell’associazione “Giosuè Arnone” interviene a commento il figlio, l’avvocato Giuseppe Arnone, presidente dell’Associazione, che rileva in negativo di essere l’unica associazione ambientalista che si costituisce parte civile in un processo di particolare rilievo ambientale, e aggiunge: “Adesso Agrigento e la Sicilia hanno nuovamente a disposizione uno strumento assai incisivo per la tutela dell’ambiente e della legalità, costituito appunto dall’Associazione Giosuè Arnone, unica in queste ore a denunciare gli scempi di Maddalusa e a costituirsi contro Lillo Firetto.”