A fronte dei contrasti interni per la scelta del candidato presidente della Regione Siciliana, impazza la guerra dei sondaggi tra le forze politiche del centrodestra.
E’ stata già battezzata “la guerra dei sondaggi nel centrodestra in Sicilia”, nella prospettiva delle elezioni Regionali in autunno. Le forze politiche, come ormai accade ritualmente, si affidano ai sondaggi per valutare e orientare le alternative di scelta tra i potenziali candidati. Nell’isola il primo oggetto della contesa, e quindi bandolo di una matassa al momento inestricabile, è la ricandidatura di Nello Musumeci alla presidenza della Regione, oggi sostenuta con determinazione dal movimento politico di Musumeci, “Diventerà Bellissima”, da Fratelli d’Italia, e poi, in modo più sottotraccia, da una parte non irrilevante di Forza Italia in contrasto con il leader regionale, Gianfranco Miccichè, altrettanto determinato contro il Musumeci bis. Ed è proprio a casa Berlusconi, ad Arcore, che è stato mostrato agli amici un sondaggio commissionato all’Istituto demoscopico Euromedia Research, diretto da Alessandra Ghisleri. I siciliani intervistati a campione hanno risposto alla domanda: “Pensando alla Regione Sicilia e agli ultimi 5 anni, lei quanto si ritiene soddisfatto dell’operato, del lavoro e dei risultati ottenuti dall’attuale Giunta regionale guidata da Nello Musumeci?”. Ebbene, tra molto soddisfatto, abbastanza, poco e per nulla, i riscontri positivi ammontano al 26,4%, ovvero il 3,6% è molto soddisfatto, e il 22,8% abbastanza soddisfatto. Invece, più di due elettori su tre si sono espressi in termini negativi: il 31,5% è poco soddisfatto, il 35,9% per nulla. Dunque si tratta di una sostanziale bocciatura non solo per Musumeci ma anche dell’intera giunta di centrodestra. Inoltre, in una ipotetica sfida fra Nello Musumeci, candidato del centrodestra, e Caterina Chinnici, candidata del centrosinistra e del Movimento 5 Stelle, la Chinnici vincerebbe al fotofinish col 36,2% contro il 35,8% di Musumeci. A fronte di ciò vi è il “Rapporto Sicilia”, commissionato da Fratelli d’Italia e consegnato a Giorgia Meloni, in cui si misura innanzitutto notorietà e gradimento di alcuni potenziali candidati alla presidenza della Regione Siciliana per il centrodestra. Gianfranco Miccichè è noto, conosciuto dall’87% dei siciliani, ma il gradimento è solo del 34%. E così anche Raffaele Stancanelli, di Fratelli d’Italia, ha un gradimento, quindi un giudizio positivo di stima, del 33%, e il segretario regionale della Lega, Nino Minardo, del 32%. Poi sotto il 30% è Alessandro Pagano, della Lega. E poi bocciato dal 64% è Cateno De Luca. Musumeci invece è primo per gradimento, tra 16% bene e 32% sufficiente, quindi il 48% complessivo di gradimento, dunque bocciato da poco più di un siciliano su due.