Rinviato di almeno un mese il dibattito interno alla coalizione di centrodestra per la scelta del candidato presidente della Regione. No alle primarie.
Il nodo sul quando scegliere i candidati del centrodestra alle elezioni Regionali, finora inestricabile, adesso è sciolto. Lega e Forza Italia hanno ottenuto ciò che hanno auspicato, ovvero il rinvio dell’argomento a dopo le elezioni Amministrative del 12 giugno, e, comunque, almeno di un mese. Il rinvio non risolve tuttavia le divisioni interne. Infatti Fratelli d’Italia è asserragliata a sostegno del Musumeci bis, a fianco di Diventerà Bellissima. Ecco perché alcuni hanno paventato che, così come deciso in casa centrosinistra, anche dall’altra parte si proceda con le primarie per eleggere il candidato aspirante presidente. Gli interessati non sono d’accordo. Il vice presidente di Fratelli d’Italia al Senato, Ignazio La Russa, replica: “Le primarie si fanno quando non c’è una soluzione naturale o la ricandidatura di un uscente. Noi non siamo contrari normalmente alla primarie ma non le riteniamo opportune solo quando c’è un uscente. Già nel centrodestra non si fanno mai le primarie, farle con un uscente in campo sarebbe curioso. La decisione del centrosinistra mi appare come un tentativo disperato di mettere insieme aree che non sono compatibili, ovvero i 5 Stelle e il Partito democratico. Già i 5 Stelle non sono compatibili al loro interno. Nel centrodestra non c’è un problema di linea politica, e questo è il nostro punto di forza. L’unico problema che si è posto deriva dalle motivazioni di una classe dirigente locale divisa, che non ci dovrebbero essere e che non appartengono a Fratelli d’Italia, in Sicilia nè in altre Regioni. Noi non abbiamo mai detto no a un candidato perchè non ci piace, o non piace a quello o a quell’altro”. Sulla stessa lunghezza d’onda si sintonizza anche Forza Italia, con il responsabile nazionale Enti Locali, Maurizio Gasparri, che rilancia: “Ogni formazione o area politica ha diritto di scegliere il metodo che preferisce. Ho visto che queste consultazioni primarie che vuole fare il centrosinistra saranno in parte in presenza, in parte on line. Io ho sempre avuto dei dubbi sulla trasparenza delle primarie, on line ma anche su quelle in presenza. Noi non pratichiamo questo metodo perchè spesso un candidato può riuscire a mobilitare un po’ di truppa per le primarie ma non è detto che significhi veramente mobilitare l’elettorato. Comunque, mi preoccupo di più delle discussioni che proseguono nel centrodestra. Speriamo si chiuda presto. A luglio mi interessa più capire quale sarà il punto di caduta della nostra coalizione. Perchè il centrodestra è largamente favorito in Sicilia ma deve decidere come affrontare la corsa. Subito dopo le Amministrative si prendano delle decisioni per non vanificare il vantaggio. Altrimenti la sinistra fa le primarie a luglio e noi non abbiamo ancora il candidato. Noi possiamo vincere le secondarie, ovvero le Regionali, purchè si trovi un momento per decidere il nostro candidato”. E Nino Minardo, segretario regionale della Lega, conferma: “Siamo impegnati per il momento sulle Amministrative. Subito dopo ci impegneremo affinchè il centrodestra, per le prossime elezioni Regionali, possa convintamente esprimere una candidatura unitaria e condivisa ampiamente, e, possibilmente, allargare la coalizione a quanti vorranno starci, soprattutto al mondo civico e agli amministratori locali. Primarie nel centrodestra? Non escludiamo nulla. Su come arrivare alla scelta del candidato condiviso dovranno essere i partiti a livello siciliano a fare sintesi. Su Musumeci non ci sono preclusioni o pregiudizi, come nei confronti di nessuno, ma non possono esistere diritti acquisiti, serve una proposta vincente”.