Il Tribunale di Sorveglianza di Palermo ha disposto il trasferimento in carcere di Gerlando Sollano, 83 anni, di Agrigento, detenuto per ragioni di salute ai domiciliari perché condannato, con sentenza definitiva, a 20 anni di reclusione per l’omicidio di un suo amico napoletano, Francesco Vespoli, 70 anni, che ha ucciso il 13 luglio del 2012 allorchè lo ha ritenuto autore di abusi sessuali a danno di sua figlia, minorenne e disabile. Il difensore, l’avvocato Gianfranco Pilato, nel 2016 ha ottenuto il beneficio dei domiciliari a fronte del cagionevole stato di salute di Sollano. Adesso invece le sue condizioni di salute sono state ritenute compatibili con la detenzione in carcere.