Il coordinatore regionale dell’Sgb, il Sindacato generale di base, Aldo Mucci, annuncia che venerdì prossimo, 20 maggio, è stata proclamata una giornata di sciopero, “contro la guerra e l’economia di guerra” – afferma Mucci, che aggiunge: “L’avanzare dell’economia di guerra, con un aumento spropositato delle spese militari che arriveranno al 2% del Pil, sta ampliando ulteriormente la crisi che diviene contestualmente recessiva ed inflattiva ripercuotendosi sulle nostre vite. L’aumento della disoccupazione e della precarietà, l’aumento dei costi dei beni di prima necessità, costituiscono lo scenario in cui stiamo velocemente entrando. Il 20 maggio, saremo in tutte le piazze d’Italia per rivendicare : il taglio del 90% delle spese militari ed il trasferimento di tali risorse alla scuola, ai trasporti e alla sanità pubblica; il congelamento dei prezzi dei beni di prima necessità (generi alimentari come pane e pasta, tariffe di luce, acqua e gas); l’introduzione della scala mobile: l’adeguamento automatico dei salari all’aumento dei prezzi; la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario ed un nuovo blocco dei licenziamenti per contenere le prossime ondate di disoccupazione. Allo sciopero aderiscono organizzazioni sociali, forze politiche, economisti, giuslavoristi, magistrati, docenti, scrittori e artisti”.