A Ravanusa è pronto ed è eseguibile il progetto di delocalizzazione, ovvero costruzione altrove, delle case distrutte o danneggiate dall’esplosione dello scorso 11 dicembre. La procedura è in stallo perché alcune famiglie insistono per rientrare nelle loro case che non hanno subito danni strutturali ma che ricadono in zona R4 ad elevato rischio idrogeologico. E ciò impedisce che a loro siano concessi i certificati di regolarità statica, agibilità e abitabilità. Le abitazioni da ricostruire sono 50, e gli sfollati, dopo la tragedia di via Trilussa, sono 130. Al momento sono tutti ospiti di case in affitto per le quali il Comune pagherà 72 mila euro l’anno coperti dalla Regione fino a 61 mila euro.