La Procura di Agrigento, tramite il pubblico ministero, Chiara Bisso, ha chiesto la condanna a 10 mesi di reclusione ciascuno a carico di tre medici imputati, in abbreviato, di omicidio colposo nell’ambito dell’inchiesta scaturita a seguito della morte di Febbronia Cirami, 69 anni, di Canicattì, deceduta il 12 marzo del 2020 all’ospedale di Agrigento, dove fu trasferita da Canicattì per l’aggravarsi delle sue condizioni di salute. Si tratta di Fabrizio Cremona, 35 anni, Alfonso Maurizio Maiorana, 67 anni, e Mauro Ettore Zanchi, 59 anni, chirurghi in servizio all’ospedale Barone Lombardo di Canicattì. La donna sarebbe stata operata alla colecisti nonostante la presenza di un tumore che non sarebbe stato diagnosticato anche se risultato evidente dalla Tac. L’intervento, peraltro, avrebbe provocato lesioni al fegato mortali. I familiari di Febbronia Cirami sono assistiti dall’avvocato Calogero Meli. E’ stato rinviato a giudizio ordinario un altro collega dei tre, Antonio Limblici, 33 anni.