Dopo la Soprintendenza anche il Parco della Valle dei Templi di Agrigento accende il semaforo rosso al progetto del rigassificatore a Porto Empedocle. I dettagli.
La Soprintendenza ai beni culturali e paesaggistici di Agrigento, retta da Michele Benfari, ha già espresso, seppur ancora non ufficialmente, parere contrario all’installazione di un impianto di rigassificazione a Porto Empedocle, destinato a ricevere e a trasformare il gas liquefatto trasportato dalle navi gasiere. A tal proposito la Soprintendenza agrigentina ha risposto ad uno specifico quesito postole dall’Ufficio Unesco del Ministero alla Cultura. Ebbene, adesso anche l’Ente Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi si allinea sulla stessa posizione espressa dalla Soprintendenza. Il direttore, Roberto Sciarratta, ha scritto al ministero ai Beni culturali: “Pur precisando che l’area in esame ricade al di fuori della perimetrazione del Parco archeologico distando poco più di un migliaio di metri dai confini, la stessa area invece ricade in una zona vincolata ai sensi del Codice dei beni culturali, in quanto territorio costiero e soggetto al parere della competente Soprintendenza”. E poi Sciarratta ha aggiunto: “Per quanto riguarda gli apprezzamenti di merito e le valutazioni tecniche, il Consiglio del Parco già nel 2012 ha esaminato gli aspetti relativi all’impatto riconoscendo alle opere un carattere invasivo, e pronunciandosi, anche pubblicamente, circa l’incompatibilità dell’opera con il territorio di cui la Valle dei Templi è parte integrante”. A fronte di ciò sono del tutto in contrasto le recenti dichiarazioni dell’Amministratore delegato di Enel, Francesco Starace, che ha affermato: “Abbiamo investito un miliardo di euro per riprendere il progetto del rigassificatore di Porto Empedocle e realizzare l’opera. Riprendiamo un investimento che era purtroppo stato messo in naftalina sette anni fa da parte dei governi precedenti. E’ un terminale di rigassificazione con tutti i permessi che, per sette anni, abbiamo rinnovato anno per anno aspettando che ci fosse finalmente il via libera per questo tipo di investimento, al fine di attrezzare la Sicilia a ricevere navi gasiere e dare flessibilità di fornitura di gas”. A fronte di quanto dichiarato da Starace sui permessi rinnovati anno per anno, il soprintendente di Agrigento, Benfari, ha sottolineato: “Attualmente non esiste in nessun ufficio della Soprintendenza di Agrigento alcun procedimento in corso per il rilascio di nuovi pareri sul rigassificatore a Porto Empedocle”. E il deputato nazionale agrigentino, Michele Sodano, ha aggiunto: “E’ scaduta l’autorizzazione dell’assessorato regionale all’Energia, ed è scaduto il nulla osta concesso dalla Soprintendenza ai Beni culturali e paesaggistici di Agrigento nel 2006”.