Semaforo verde dal governo Musumeci all’installazione di un impianto per il trattamento di gas all’interno del sito Eni di Gela, innanzi alla costa. Il presidente Musumeci spiega: “La strada verso l’autonomia energetica dell’Italia assegna alla nostra Isola un ruolo strategico, non solo per il metano. D’ora in avanti faremo pesare questo nostro ruolo perché non siamo più disposti a fare in Sicilia i donatori di sangue fino all’anemia. Il progetto è fondamentale per la valorizzazione del gas naturale come fonte energetica a basse emissioni. I lavori di costruzione, installazione e messa in produzione avranno una durata di quasi 3 anni, prevedendo investimenti per oltre 700 milioni. Il gas metano estratto dai giacimenti Argo e Cassiopea, e trattato dall’impianto di Gela, avrà una portata di picco equivalente a più di 7 volte l’attuale produzione di gas in Sicilia, e a più del 30% dei consumi di gas della regione”. E l’assessore Daniela Baglieri aggiunge: “L’estrazione dai campi offshore avverrà tramite uno sviluppo interamente sottomarino, senza emissioni e privo di impatto visivo a mare. Il gas verrà poi inviato al nuovo impianto di trattamento, all’interno dell’area della raffineria di Gela, tramite una linea sottomarina di 60 chilometri di lunghezza”. L’avvio della produzione di gas è previsto nella prima metà del 2024.