L’ex primario di Chirurgia al Policlinico universitario di Palermo, e docente universitario, Gaspare Gulotta, 71 anni, agli arresti domiciliari per diverse ipotesi di reato, è stato interrogato dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Palermo, Donata Di Sarno. Gulotta, in estrema sintesi, ha risposto: “Non ho pilotato nessun concorso. Hanno vinto i più bravi. Le frasi intercettate dai Carabinieri, come quando io mi rivolgo così a Mario Adelfio Latteri: ‘fifty fifty, uno a uno, uno lo piazzi tu e uno lo piazzo io’, sono frasi buttate lì, cose che si dicono quando si parla in libertà e che assumerebbero un altro significato una volta de-contestualizzate e trascritte nei brogliacci delle intercettazioni. Smentisco la logica spartitoria e sostengo la regolarità delle procedure che hanno privilegiato il merito. Il patto del ‘fifty-fifty’ è smentito dai numeri. Negli anni, in 8 miei allievi sono risultati vincitori dei concorsi, e solo 2 di Mario Adelfio Latteri. E ciò è avvenuto solo ed esclusivamente per la preparazione dei medici. Non ho compiuto alcun dossieraggio calunnioso contro il mio ex genero insieme a mia figlia Eliana. Non abbiamo falsificato nessun certificato medico per sostenere che lui avesse picchiato mia figlia. Le lesioni erano reali. Per quanto riguarda le visite in nero nel mio paese, a Santa Margherita Belice, e le percentuali delle visite non versate all’Azienda sanitaria, ho fatto centinaia di visite gratuite in paese la domenica”.