HomePoliticaLagalla, dimissioni e corsa a sindaco

Lagalla, dimissioni e corsa a sindaco

Si è ufficialmente dimesso l’assessore regionale Roberto Lagalla. Domani ultimo giorno di lavoro. Poi in corsa per la carica a sindaco di Palermo. Le trattative per la successione.

Prima ha telefonato a Musumeci, e poi ha inviato a Palazzo d’Orleans una breve lettera. Così l’assessore regionale a Pubblica Istruzione e Formazione, Roberto Lagalla, ha appena confermato la decisione già annunciata pochi giorni addietro: l’ex Rettore dell’Università di Palermo si dimette dalla carica di governo per tuffarsi a tempo pieno nella campagna elettorale a Palermo come candidato sindaco. Domani, giovedì, sarà l’ultimo giorno di lavoro. Le sue parole: “Lascio la posizione di governo e mi prendo il rischio di una corsa da solo. Il mio unico partito di riferimento oggi sono i palermitani. Resto a disposizione della politica. Non rinnego il rapporto con il centrodestra ma ritengo che oggi Palermo ha bisogno di un governo di salute pubblica. Palermo ha bisogno dell’unità del pluralismo. Ritengo abbastanza naturale che possa esserci una lista dell’Udc a sostegno della mia candidatura, ma non è il fine né l’oggetto di questa candidatura. Ho atteso fino a quando il ritardo è diventato intollerabile rispetto alla problematiche per Palermo e nel momento in cui lo faccio senza il supporto pieno e diretto di un partito recupero una funzione civica che nessuno può negare. Riterrei già un risultato se questa mia candidatura riuscisse a portare all’unità la coalizione. La gente è poco interessata alle casacche di chi riempie le caselle di potere”. E dunque adesso è corsa alla successione a Lagalla in giunta. Il presidente della Regione manterrà per sé l’interim. Poi, se al partito di Lagalla, ovvero l’Udc, non dovesse essere confermato l’assessorato, saranno avviate le trattative con i partiti che al momento sostengono la ricandidatura di Musumeci alla presidenza della Regione. E quindi Fratelli d’Italia e Diventerà Bellissima. Il partito di Giorgia Meloni ha già in giunta l’assessore al Turismo, Manlio Messina, che è catanese. E allora il secondo assessore di Fratelli d’Italia, nella carica di Lagalla, dovrebbe essere un “meloniano” palermitano. Se invece Musumeci optasse per un nuovo assessore di Diventerà Bellissima, il suo movimento politico, allora i più papabili dovrebbero essere o il capogruppo all’Assemblea Regionale, Alessandro Aricò, oppure la presidente della commissione Ambiente e Territorio, Giusy Savarino.