HomeAttualitàRischio chiusura Tv locali? Al momento se ne strafottono

Rischio chiusura Tv locali? Al momento se ne strafottono

Il signor Draghi e il signor Giorgetti hanno, tra il tanto altro in precedenza, appena stanziato 8 miliardi di euro per il settore auto: 1 miliardo dei soldi dei contribuenti all’anno per 8 anni. E continuano a strafottersene delle circa 500 emittenti locali televisive italiane che rischiano la chiusura a causa del piano scellerato architettato dai colossi del 5 G per appropriarsi delle frequenze con la complicità dello Stato e con la falsa giustificazione di assegnarle con bando pubblico con una mano, e con l’altra pretendendo un canone annuo da usura affinchè rinuncino, soprattutto in un’aria depressa come la Sicilia. Parentesi: per i più sensibili e puritani il termine strafottere non è una parolaccia ma è citato e spiegato anche dalla Treccani. Dunque: contro il piano scellerato a danno del diritto alla pluralità dell’informazione, e a danno del diritto delle popolazioni locali a ricevere informazione locale, al mattino di oggi è stata organizzata una manifestazione di protesta delle circa 80 emittenti televisive locali siciliane che rischiano la chiusura, a Roma innanzi alla sede del ministero dello Sviluppo economico, dove lavora il signor Giorgetti. I rappresentanti delle emittenti, che non sono gli organi preposti che ricevono il pagamento della quota annuale, ma sono gli editori delle stesse emittenti, hanno già scritto un accorato appello a Mattarella e a Draghi. In particolare, Giuseppe Bianca, editore di Video 66 di Siracusa, a nome anche dei colleghi, ha scritto prima e ribadito oggi a Roma: “Con l’esclusione delle emittenti locali i cittadini non potranno più partecipare alla vita sociale e politica locale. La comunicazione sarà spesso condizionata dai poteri politici, istituzionali e economici, determinando una coscienza sociale piuttosto frammentaria e incapace di incidere sui processi di mutamento politici e sociali. Il rischio della privazione delle emittenti locali da Dvbt-2, dopo 40 anni, e della pluralità dell’informazione, è indegna di un Paese democratico”. E adesso seguiamo alcuni interventi registrati al mattino di oggi a Roma innanzi alla sede del Ministero…

Angelo Ruoppolo
Angelo Ruoppolohttps://www.teleacras.it
Giornalista professionista, di Agrigento. Nel febbraio 1999 l’esordio televisivo con Teleacras. Dal 24 aprile 2012 è direttore responsabile del Tg dell’emittente agrigentina. Numerose le finestre radio – televisive nazionali in cui Angelo Ruoppolo è stato ospite. Solo per citarne alcune: Trio Medusa su Radio DeeJay, La vita in diretta su Rai 1, Rai 3 per Blob Best, Rai 1 con Tutti pazzi per la tele, Barbareschi shock su La 7, Rai Radio 2 con Le colonne d’Ercole, con Radio DeeJay per Ciao Belli, su Rai 3 con Mi manda Rai 3, con Rai 2 in Coast to coast, con Rai 2 in Gli sbandati, ancora con Rai 2 in Viaggio nell'Italia del Giro, con Striscia la notizia su Canale 5, con Radio 105 nello Zoo di Radio 105 e Rebus su Rai 3. Più volte è stato presente e citato nelle home page dei siti di Repubblica e di Live Sicilia. Il sosia di Ruoppolo, Angelo Joppolo, alias Alessandro Pappacoda, è stato il protagonista della fortunata e gettonata rubrica “Camera Zhen”, in onda su Teleacras, e del film natalizio “Gratta e scappa”, con una “prima” affollatissima al Cine Astor di Agrigento. I suoi video su youtube contano, al 6 ottobre 2024, 30.317.320 visualizzazioni complessive. Gli sono stati assegnati diversi premi tra cui: "Sipario d'Oro", "Alessio Di Giovanni", "Mimosa d'Oro", "Pippo Montalbano". Indirizzo mail: angeloruoppolo@virgilio.it
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