Il Tar, accogliendo un secondo ricorso proposto da alcuni cittadini, ha bocciato anche la seconda ordinanza del sindaco di Agrigento, Franco Miccichè, il quale, a seguito dell’avvento della zona arancione, ha disposto la didattica a distanza fino al 24 gennaio. I giudici amministrativi avrebbero riconosciuto che solo in zona rossa vi è la possibilità di adozione di provvedimenti in deroga alle prescrizioni nazionali. Quindi i sindaci possono disporre la chiusura delle scuole solo in zona rossa, e non in zona arancione, nemmeno con parere motivato da parte dell’Azienda sanitaria provinciale. Il provvedimento che interessa Agrigento ha ovviamente effetti a catena su tutti gli altri Comuni in arancione e con didattica distanza. Domani martedì 18 gennaio si rientra a scuola.