In Sicilia in un solo giorno i contagi sono raddoppiati. Oltre 5 volte superiore la soglia dei 100 casi ogni 100mila abitanti. I presidi propongono la didattica a distanza fino al primo febbraio, in tempo per vaccinarsi.
La Sicilia è nel ciclone del covid. In un solo giorno i contagi sono raddoppiati. E il dilagare della pandemia, a causa soprattutto del facile diffondersi della variante Omicron, preoccupa in particolare il settore scolastico in prossimità del rientro in classe in tutta Italia l’11 gennaio in presenza. Tra le numerose proposte a riguardo, da ultimo è intervenuto Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione nazionale presidi, che spiega: “Ho lanciato la proposta di dare la possibilità alle famiglie di mettersi in regola con le vaccinazioni ai ragazzi, con 2-3 settimane di didattica a distanza. Adesso è passato il principio per cui gli alunni di medie e superiori non vaccinati resteranno a casa da un certo numero di contagi in su. Non è una misura che mi piace, si poteva introdurre con gradualità, per esempio cominciare così dal primo febbraio, dando a tutti il tempo per vaccinarsi. Per questo nel frattempo abbiamo proposto la Dad” – conclude. Dunque in Sicilia le infezioni raddoppiano da 7.328 a 14.269, a fronte di 59.933 tamponi processati. Raddoppia anche il tasso di positività: dal 12% al 24%. La regione è al sesto posto per nuovi contagi giornalieri in Italia. Gli attuali positivi sono 80.116, con un aumento di 12.918 casi. I guariti sono 1.332. Le vittime sono 19, per un totale dei decessi a 7.634. Negli ospedali i ricoverati ordinari sono 1063, 35 in più. E quelli in terapia intensiva sono 119, 4 in più. Ecco la distribuzione del contagio tra le province: Palermo 3.210, Catania 3.377, Messina 1.502, Siracusa 1.546, Trapani 1.075, Ragusa 1.195, Caltanissetta 1.149, Agrigento 499, Enna 716. I dati a confronto settimanale sono più che negativi. Dal 27 dicembre a oggi si è registrato un nuovo picco della curva epidemica con 25.251 nuovi casi diagnosticati ed un incremento di oltre il 73% rispetto al periodo precedente. L’incidenza cumulativa settimanale è ulteriormente aumentata fino a raggiungere il valore di 521 nuovi casi ogni 100.000 abitanti, quindi oltre 5 volte la soglia dei 100 ogni 100.000. Il rischio più elevato rispetto alla media regionale, in termini di nuovi casi su popolazione residente, si è registrato nelle province di Enna, 1044 su 100.000 abitanti, Caltanissetta 861, Messina 774, e Trapani 588. Le fasce d’età che hanno sostenuto la curva epidemica risultano quelle tra i 19 e i 24 anni (979) e tra i 14 ed i 18 anni (667). Incidenze maggiori della media regionale anche tra i 6 e i 13 anni e tra i 25 ed i 44 anni. I focolai risultano ancora in aumento: sono 5.040 rispetto ai 3.649 del periodo precedente. L’andamento dei contagi si è accompagnato anche ad un incremento del 37% di nuove ospedalizzazioni settimanali (646) con ricadute sulla prevalenza di occupazione dei posti letto in area medica, in crescita rispetto alla settimana precedente. Quasi tre pazienti su quattro ricoverati risultano non vaccinati o con ciclo vaccinale non completato. E sul fronte delle vaccinazioni vi è un forte incremento delle prime dosi (+68,38% rispetto alla settimana precedente), che raggiunge il 101,07% nella fascia di età 12-19. Fra gli over 12 anni i vaccinati con almeno una dose si attestano all’85,52%, mentre la percentuale di chi ha completato il ciclo primario è dell’82,73%. I vaccinati con dose booster sono 1.203.043. Il 14,48% del target rimane ancora da vaccinare. Ed è partita lentamente la vaccinazione dei bambini over 5 anni. I vaccinati con almeno una dose si attestano al 6,38% del target regionale.