I Consiglieri comunali del movimento “Liberi e Solidali” di Agrigento e Porto Empedocle, Nello Hamel, Alessia Bongiovì e Salvatore Agrò, si sono rivolti con una lettera all’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, al commissario dell’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento, Mario Zappia, e ai sindaci Franco Miccichè e Calogero Martello. E tra l’altro hanno scritto: “La gestione della quarta ondata di contagi nella provincia di Agrigento è insufficiente e inadeguata. Molti cittadini positivi sono abbandonati a casa e non hanno assistenza in tempi brevi nonostante si siano subito rivolti al medico di base e abbiano inserito i propri dati nel sito internet dell’Azienda sanitaria. Ritarda soprattutto la convocazione da parte dell’Usca, l’Unità speciale di continuità assistenziale, per l’esecuzione del tampone molecolare. E al numero verde dell’Usca nessuno risponde. Ciò provoca anche gravi danni economici ai cittadini costretti a lunghe quarantene in casa, anche se nel frattempo si è guariti dal covid. Manca il servizio dei tamponi molecolari a domicilio, e i positivi devono recarsi autonomamente al centro tamponi con il rischio di contagiare gli altri, soprattutto se si utilizzano i mezzi pubblici. Inoltre si accumula spazzatura all’interno degli appartamenti perché è carente il servizio di smaltimento”.