HomeCronacaIn giallo, ma si rischia l’arancione

In giallo, ma si rischia l’arancione

La Sicilia da oggi è in zona gialla. Come in altre regioni d’Italia non si esclude una regressione in arancione. Lagalla conferma il rientro a scuola in presenza.

Dopo il fine settimana di Capodanno la Sicilia si risveglia in zona gialla, come ampiamente previsto e annunciato. Adesso in giallo è reintrodotto solo il limite dei commensali a tavola dato che nell’isola, per ordinanza regionale, è da alcune settimane in vigore l’obbligo di mascherina all’aperto. Ma, nonostante cambi poco o nulla in termini di restrizioni, incombe preoccupazione perché, così come in altre regioni d’Italia, all’orizzonte si intravede il colore arancione. Tuttavia almeno per il momento non emergono degli incidenti di percorso. Anche a scuola, come conferma l’assessore regionale alla Pubblica istruzione, Roberto Lagalla, è esclusa la possibilità di un rinvio del rientro alla fine delle vacanze natalizie. Si torna in classe come da calendario già stabilito, il 7 o il 10 gennaio, e in presenza. La situazione, però, è in continua evoluzione ed è strettamente connessa all’impennata dei contagi spinti dalla variante Omicron che ha riportato la Sicilia in zona gialla. Bisognerà capire cosa succederà da qui a qualche giorno. I vertici degli assessorati regionali all’Istruzione e alla Salute da oggi tornano a confrontarsi, in attesa di eventuali disposizioni del governo nazionale. E Lagalla spiega: “Bisogna valutare l’andamento del contagio ma, oggettivamente, i migliori risultati devono essere attesi sulla base di una estensione massima della vaccinazione. Quindi più vaccini nella popolazione scolastica, anche ampliando le strutture sanitarie per le terze vaccinazioni degli operatori della scuola. La priorità è la tutela della scuola in presenza. Il nodo principale riguarda la quarantena dei ragazzi positivi. Per le scuole primarie e secondarie, a seguito dell’avvio della campagna vaccinale anche per i bambini da 5 a 11 anni, l’idea sarebbe quella di prevedere, nel caso di due studenti risultati positivi in una classe, l’auto-sorveglianza (di 5 giorni) per i ragazzi vaccinati, e la quarantena (di 10 giorni) solo per gli studenti non immunizzati. Le norme attualmente in vigore per elementari e prima media prevedono che tutti gli under 12 che facciano parte di una classe con due positivi vadano in quarantena per 10 giorni”. Nel frattempo, sono stati 3.964 i nuovi casi di covid in Sicilia, a fronte di 22.832 tamponi processati. Il tasso di positività aumenta al 17%. La regione è al sesto posto per nuovi contagi giornalieri in Italia. Gli attuali positivi sono 51.296, con un aumento di 3.531. I guariti sono 420. Le vittime sono state 13, per un totale dei decessi a 7.527. Negli ospedali i ricoverati ordinari sono 918, 48 in più. E quelli in terapia intensiva sono 107, 5 in più. Ecco la distribuzione dei nuovi contagiati tra le province: Palermo 701, Catania 797, Messina 604, Siracusa 313, Trapani 377, Ragusa 404, Caltanissetta 177, Agrigento 575, Enna 16.

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