Altra tragedia nell’Agrigentino dopo Ravanusa. A Palma di Montechiaro un incendio divampato in una palazzina ha ucciso una bambina di poco più di due anni.
Il trascorrere della notte tra il primo giorno d’inverno e il 22 dicembre si rivela funesto per Palma di Montechiaro. In via San Giuseppe, nel centro cittadino, a poca distanza dal Monastero, in una casa è divampato un incendio, forse a causa di un corto circuito elettrico ad un albero di Natale. Le fiamme, veloci e incontenibili, hanno divorato un appartamento all’interno di una palazzina di due piani. Una bambina di due anni e sette mesi, Ginevra Manganello, è morta. La madre ha lanciato l’allarme, perché la sua figlioletta è stata nello stesso appartamento travolto dal fuoco, a dormire, nel letto matrimoniale. Lei avrebbe dormito al piano superiore. Invece la madre, con la zia della bimba e altri cinque fratellini, al piano inferiore, dove si sarebbe scatenato il rogo. Loro avrebbero tentato disperatamente di raggiungere la piccola, ma le vampate si sono rivelate insormontabili. L’intera famiglia è stata sgomberata. Sul posto hanno lavorato i Vigili del Fuoco e la Protezione civile. Indagano i Carabinieri della Stazione di Palma di Montechiaro e della Compagnia di Licata, e i poliziotti del locale Commissariato, coordinati dalla Procura della Repubblica di Agrigento. L’inchiesta è affidata al magistrato di turno, il sostituto procuratore, Maria Barbara Cifalinò, che ha subito disposto il sequestro dell’immobile. Il sindaco di Palma di Montechiaro, Stefano Castellino, ha annunciato che il Comune sosterrà le spese del funerale di Ginevra e dei lavori necessari per restituire alla famiglia la palazzina. Inoltre, grazie alla cooperativa “Il sole”, diretta da Angelo Romano, è stato reperito un alloggio temporaneo per gli otto familiari sfollati. Nel paese del “Gattopardo”, il giorno delle esequie sarà lutto cittadino. Nel frattempo sono state sospese tutte le iniziative natalizie in calendario.