Al procuratore di Agrigento, Luigi Patronaggio, presentato un esposto a fronte delle dichiarazioni del raffadalese Antonino Mangione non confermate dalla compagna.
L’avvocato Salvatore Pennica, difensore nell’ambito dell’inchiesta antimafia “Kerkent” di Gabriele Miccichè, 30 anni, di Agrigento, e poi, in altro procedimento, di Angelo D’Antona, 36 anni, di Raffadali, ha presentato al Procuratore della Repubblica di Agrigento, Luigi Patronaggio, un esposto. Pennica assiste Miccichè innanzi alla sezione penale del Tribunale di Agrigento presieduta da Alfonso Malato. E assiste D’Antona innanzi al Giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Agrigento, Sfefano Zammuto, al quale la Procura, tramite il pubblico ministero Sara Varazi, ha chiesto la condanna all’ergastolo dello stesso D’Antona, imputato dell’omicidio di Pasquale Mangione, 69 anni, di Raffadali, assassinato il 2 dicembre del 2011. L’avvocato Pennica si riferisce a quanto emerso nel corso dell’udienza del processo a carico di Gabriele Miccichè che si è svolta lo scorso 13 dicembre. Gli imputati Gabriele Miccichè e Angelo D’Antona sono stati raggiunti da dichiarazioni rese da Antonino Mangione, 41 anni, di Raffadali. Pennica scrive nell’esposto: “Angelo D’Antona, compagno di merende di Antonino Mangione, ha sempre sostenuto che Mangione è stato pagato per accusare”. Dunque, il 13 dicembre scorso è stata ascoltata la compagna convivente di Antonino Mangione, che, secondo quanto dichiarato da Mangione, sarebbe stata vittima di sequestro di persona e di violenza sessuale, consumata innanzi allo stesso Mangione, da parte di Gabriele Miccichè e di altri imputati che hanno scelto di essere giudicati in abbreviato e che sono stati assolti. Ebbene, innanzi ai giudici, la donna, che è parte civile contro Gabriele Miccichè, anziché confermare le accuse mosse dal compagno, Antonino Mangione, ha invece dichiarato di essere a conoscenza che il compagno Mangione ha ordito, concordato e intascato soldi per dichiarare il falso. Dunque, a fronte della richiesta di condanna all’ergastolo di Angelo D’Antona, accusato da Antonino Mangione dell’omicidio di Pasquale Mangione, e a fronte del processo in corso a carico di Gabriele Miccichè, accusato da Mangione di sequestro di persona e violenza sessuale in concorso, l’avvocato Pennica ha chiesto l’acquisizione del verbale dell’udienza del 13 dicembre in cui è stata ascoltata la compagna di Antonino Mangione. Pennica denuncia l’accaduto, e sollecita l’accertamento penale su circostanze inerenti la collaborazione di Mangione.