La Procura della Repubblica di Agrigento, tramite il pubblico ministero Gloria Andreoli che ha concluso la requisitoria, ha chiesto la condanna di 18 dei 53 imputati nell’ambito dell’inchiesta cosiddetta “Demetra”, che ipotizza una maxi truffa a danno di Inps e Inail. Le richieste di condanna sono comprese da un minimo di 4 a un massimo di 12 anni di reclusione. E’ stato inoltre chiesto il non doversi procedere, per intervenuta prescrizione, nei confronti di altri 34 imputati. Nel mirino delle indagini, sostenute dai Carabinieri, vi sono stati l’Istituto nazionale previdenza sociale, e l’Istituto nazionale assistenza invalidi del lavoro. All’Inps sarebbero stati strappati ammortizzatori sociali o indennità di disoccupazione non spettanti. E all’Inail altri indennizzi denunciando e simulando infortuni sul lavoro. Secondo la Procura agrigentina sarebbe stato Vincenzo Terrazzino, 57 anni, di Raffadali (per il quale sono stati richiesti 12 anni di carcere), l’ideatore e promotore della presunta organizzazione criminale impegnata nelle truffe a Inps e Inail, soprattutto tramite falsi incidenti sul lavoro. Poi, grazie a false certificazioni mediche, sarebbero stati pagati cospicui indennizzi.