L’Ordine degli Agronomi e Forestali di Agrigento punta il dito contro i responsabili del verde pubblico ad Agrigento. “Potature violente e scellerate. Ultimo caso alla Villa Bonfiglio. Nessun confronto programmatico con l’Ordine degli Agronomi”. La presidente dell’Ordine, Maria Giovanna Mangione, e il vicepresidente Gero Barbera stigmatizzano il perdurante disprezzo verso il patrimonio verde della città, e spiegano: “Da oltre un anno attendiamo la firma di una convenzione a titolo gratuito con il Comune che avrebbe consentito ai professionisti di esprimere il proprio parere nella gestione del verde. Le potature estreme poste in essere alla villa Bonfiglio, giacché verosimilmente accompagnate da relazioni tecniche, sono misure che come Ordine condanniamo fermamente. Sarebbero necessarie delle sanzioni nei confronti dei Comuni che oggi continuano ad adoperare questi sistemi di potatura violenti e scellerati. Le aree verdi portano una ricchezza nettamente superiore al costo del loro mantenimento, migliorando la qualità dell’aria, agendo da barriere contro il suono. La perdita di un albero rappresenta una perdita di valore per un territorio. I Comuni agiscono nei confronti degli alberi come se fossero semplici oggetti e non organismi viventi. Rispetto alla potatura messa in atto alla villa Bonfiglio, a pochi passi dal monumento ai Caduti, si evidenziano sezioni di taglio importanti, e possibili cause di danni irreparabili per il futuro dell’albero che ne favoriranno il marciume e la proliferazione di insetti. Questa potatura scriteriata inoltre, spinge la pianta a produrre dei polloni che non saranno ben saldati alla pianta, con la conseguenza che tutto ciò andrà a compromettere la stabilità dell’albero per il futuro. Al danno paesaggistico, quindi, si aggiunge un danno fisiologico alla pianta”.