Il commissario regionale della Democrazia Cristiana, Totò Cuffaro, ha partecipato, con il suo libro “L’uomo è un mendicante che crede di essere un re” alla rassegna “I salotti della Cultura” a Catania, ideata e promossa da Caterina Mendolia Pirandello, dirigente dipartimenti Beni Culturali Dc in Sicilia. Cuffaro, nel corso del suo intervento, tra l’altro ha affermato: “Il carcere mi ha dato la capacità di introspezione che prima non avevo. Ho voluto fare tesoro anche di ciò che ho vissuto lì, e ho ridefinito una scala di valori. In cima metto la famiglia. Il mio più grande rammarico, ad esempio, è non essere potuto andare al funerale di mio padre, perché non me lo hanno permesso. Io non sono esente da responsabilità, ho fatto tanti errori e ho pagato per questo. Non ho mai voluto favorire la mafia perché per me è repellente, ho commesso altri errori ma sono stato perseguito per qualcosa che non ho fatto. Adesso c’è chi non vorrebbe che facessi politica, ma lo tranquillizzo. Sono interdetto e non posso candidarmi, ma non sono interdetto dal pensiero: io continuerò a parlare e lo farò come un interesse legato alla mia politica e al mio amore per la Sicilia. Non ho mai smesso di fare politica, neanche in carcere, e continuerò a farlo per il bene di questa terra e dei tanti siciliani”.