Incidenza dei positivi in Sicilia al 2,9%. Il consuntivo delle infezioni nelle scuole dell’isola. Il richiamo del vaccino non solo per il Johnson&Johnson. L’appello di Costa ai non vaccinati.
Ancora in aumento i contagi in Sicilia: 382 nuovi casi positivi a fronte di 13.028 tamponi processati. La regione è al secondo posto in Italia per incremento di infezioni giornaliere. Le vittime sono state 3, per un totale dei decessi a 7.022. Gli attuali positivi sono 7.611, con un aumento di 227 casi rispetto al precedente report. I guariti sono 152. Sul fronte ospedaliero i ricoverati ordinari sono 345, 9 in più, e quelli in terapia intensiva sono 40, 4 in più. Ecco la distribuzione dei nuovi casi tra le province: Palermo 58, Catania 239, Messina 2, Siracusa 55, Trapani 11, Ragusa 6, Caltanissetta 5, Agrigento 6, Enna 0. Nel frattempo, secondo quanto emerge dal periodico consuntivo dell’Ufficio scolastico regionale per la Sicilia, l’incidenza degli alunni positivi nelle scuole siciliane risulta dello 0,14%, stazionaria rispetto al dato precedente. Gli alunni positivi (da infanzia a scuola secondo grado) sono 807 su 589.704. Per il personale docente e Ata si riscontra una variazione non significativa dell’incidenza dei positivi rispetto al bilancio precedente: per i docenti dallo 0,13% allo 0,15%, mentre per il personale Ata dallo 0,9% allo 0,10%. Su 64267 docenti 95 sono risultati positivi, e su 16831 impiegati Ata solo 16. E nell’ambito della campagna vaccinale, il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, ha confermato la necessità della nuova dose di vaccino anti-covid per coloro che hanno ricevuto la monodose Johnson&Johnson, trascorsi i 6 mesi dall’inoculazione o per chi vuole anche prima. “Tuttavia – ha aggiunto – in prospettiva la dose di richiamo per tutta la popolazione sarà una misura necessaria e utile per avere un’ulteriore protezione dal rischio. E’ ragionevole pensare ad una estensione della platea, e credo che entro la fine dell’anno si potrà arrivare ai 50enni. Intanto, tutti i cittadini per cui è già prevista la somministrazione della terza dose, ovvero sopra i 60 anni e fragili, devono iniziare a prenotarsi nelle piattaforme regionali per aiutare da un punto di vista organizzativo e logistico la campagna”. Poi Costa si rivolge ai non vaccinati, così: “Se oggi i cittadini che hanno deciso di non vaccinarsi possono usufruire di tutta una serie di libertà, lo devono a 45 milioni di concittadini che, invece, si sono vaccinati, e hanno ben compreso come la vaccinazione sia l’unico strumento per uscire da questa pandemia. E’ chiaro che questi cittadini che oggi non si vaccinano rischiano di assumersi la responsabilità di vedere prolungate alcune restrizioni, per cui mi auguro che ci sia una responsabilizzazione da parte dei non vaccinati, nella convinzione che la maggior parte di loro non siano ascrivibili alla categoria dei No Vax, nei confronti dei quali evidentemente ogni evidenza scientifica non produce nessun effetto di convincimento, ma che ce ne sia una buona parte che invece può essere convinta e deve essere convinta attraverso il dialogo”.