Il sindacato Confasi Sicilia denuncia il crollo delle partite Iva ed elevati rincari nei beni di prima necessità. Il responsabile dei Lavoratori Autonomi della Confasi di Palermo, Gaetano Cusimano, a fronte dei dati diffusi dalla CGIA di Mestre sulla crisi economica provocata dalla pandemia, afferma: “In un anno e mezzo dall’inizio della pandemia si sono perse oltre 300mila partite Iva. Migliaia di lavoratori autonomi sono stati costretti a chiudere la propria attività, anche se, proprio in questi ultimi mesi, si registra una leggera ripresa dell’attività economica. Pur tuttavia, il Governo Draghi, impegnato com’è su green pass, vaccini, no pass e no vax, fa finta di non vedere il rialzo alle stelle dei prezzi dei carburanti. Sono sotto gli occhi di tutti i rincari nei settori alimentari, dei trasporti, della luce, del gas, e altro, che inevitabilmente impattano sia sulle imprese, che sui cittadini ai quali si scaricano tali costi. Se il Governo non interviene subito, tutto questo può portare ad una frenata dei consumi, e la piccola ripresa che si stagliava all’orizzonte resterà un miraggio portando ancora in su il triste numero di chiusure di piccole e medie attività autonome/artigianali che sono il tessuto di questo nostro Paese”.