Tasso di positività in Sicilia al 2,9%. Il governo regionale proroga il termine alle imprese per i progetti a rimedio dei danni. Invocata la stabilizzazione dei sanitari precari.
In aumento gli infettati in Sicilia: sono infatti 400 i nuovi casi di covid, a fronte di 13.733 tamponi processati. L’incidenza è al 2,9%. La regione è al terzo posto per contagi giornalieri in Italia, dopo Campania, 450, e Lazio, 408. Gli attuali positivi sono 6.695, con un incremento di 13 rispetto al precedente report. I guariti sono 381. Le vittime sono state 6, per un totale dei decessi a 6.973. I ricoverati ordinari sono 308, 6 in meno, e quelli in terapia intensiva sono 44, 4 in meno. Ecco i nuovi contagiati tra le province: Palermo 55 casi, Catania 156, Messina 53, Siracusa 47, Ragusa 17, Trapani 17, Caltanissetta 12, Agrigento 12, Enna 31. Nel frattempo, le imprese siciliane avranno tempo fino al 23 marzo 2022 per la concretizzazione dei progetti sostenuti dai fondi europei dell’agenda 2014/2020 per rimediare ai danni provocati dalla pandemia. La Giunta Musumeci ha approvato la proroga straordinaria dei termini di scadenza. L’assessore preposto al settore, ovvero l’assessore regionale alle Attività produttive, Mimmo Turano, commenta: “E’ nostro compito andare incontro alle esigenze del sistema produttivo regionale, e, tenuto conto che lo stato di emergenza covid perdurerà fino al 31 dicembre 2021, abbiamo chiesto un provvedimento di proroga per dare più tempo alle imprese nell’esecuzione dei procedimenti” – conclude. E un altro termine di scadenza incombe. Si tratta della conclusione, tra novembre e dicembre, dei rapporti a tempo determinato con i sanitari precari assunti per sostenere l’emergenza covid. Il sindacato regionale di categoria, Nursind-Cgs, coordinato da Salvo Calamia, insegue la proroga dei contratti e la successiva stabilizzazione del personale, e ha scritto una lettera all’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza: “Sia prioritario considerare tale personale funzionale per tutte le attività assistenziali, emergenziali, territoriali e ospedaliere, dunque con un forte impatto sui livelli di assistenza. Le aziende continuano infatti a pubblicare bandi e altre procedure per reclutare personale e tutte le figure professionali sia per l’emergenza covid che per garantire l’assistenza sanitaria. Allo stesso tempo permane la carenza di personale anche per via delle numerose richieste di pensionamento. Siamo certi che la sanità possa avere un futuro solo se verrà potenziata e si investirà sull’aumento di risorse umane, e questo va pianificato e previsto nelle piante organiche in fase di approvazione. Nel frattempo è fondamentale che il governo regionale autorizzi a prorogare immediatamente almeno per un anno i contratti di infermieri, operatori socio sanitari e di tutto il personale sanitario in scadenza”.