Totò Cuffaro anche sulle colonne di “Repubblica” ha commentato l’esito delle elezioni Amministrative in Sicilia, soffermandosi, inoltre, sul suo futuro politico. L’ex presidente della Regione, tra l’altro, ha affermato: “Ho parlato con Saverio Romano, Davide Faraone e Fabrizio Ferrandelli. Rifaremo il centro e diremo la nostra sulle Comunali a Palermo e sulle Regionali. Ma rassicuro chi ha paura: non mi ricandiderò mai più. Se anche potessi essere candidabile, non lo farei. Sono consapevole dell’importanza della sentenza che ho dovuto pagare in carcere. Ho pagato la mia pena, l’ho fatto con grande rispetto delle istituzioni. Non chiederò più la mia fiducia sui siciliani”. E poi, in riferimento alle Amministrative, ha aggiunto: “La mia soddisfazione sta nell’avere riportato la Democrazia Cristiana nelle schede elettorali. Non abbiamo più potere, prebende, clientele. Io sono marginalizzato da tutto. Questo è puro voto ideale”. E poi Cuffaro commenta la candidatura di Roberto Lagalla a sindaco di Palermo, così: “Di Lagalla ho grande stima. Ci ragioneremo. Io sono stato suo allievo radiologo, lui mio allievo politico”.