L’ex sindaco di Agrigento, Calogero Firetto, punta il dito contro la nuova gestione del teatro Pirandello che si prospetterebbe. L’intervento.
L’ex sindaco di Agrigento, Calogero Firetto, consigliere comunale, ha diffuso una disamina critica nel merito della gestione che si prospetta del teatro Pirandello. Firetto afferma: “La giunta comunale annuncia un nuovo Statuto della Fondazione teatro Pirandello. I componenti del Consiglio di amministrazione saranno aumentati da 3 a 5, con la formula del ‘rimborso spese’, che negli anni scorsi non è stata mai applicata. Si tratta di 5 amministratori, come una nuova giunta, che saranno tutti designati dal sindaco, in barba alla pluralità di rappresentanza, oltre che alla pluralità di competenze e di esperienze, che non sono richieste, probabilmente perché ritenute non necessarie. A chi giova pilotare la Fondazione teatro Pirandello in totale autonomia? Ciascuno è in grado di dedurre. E non solo: il Direttore generale sarà nominato per comandare inizialmente su se stesso, dato che nell’immediato non avrà più a disposizione in organico dipendenti comunali distaccati. Anzi, l’organico dovrà essere del tutto istituito e reclutato dal Consiglio di amministrazione della Fondazione, che provvederà a pagarlo, a rischio di sicuro fallimento. Quindi, con la sola promessa di posti di lavoro precari, in quanto non vi sarà la possibilità tecnica dell’assunzione a tempo indeterminato, lo Statuto cuce un abito molto ampio sotto il quale in molti possano trovare copertura. D’altra parte la coalizione di governo è larga, e non è difficile prevedere come s’intenda accontentare alcuni, piuttosto che rilanciare il Teatro e la Cultura in città. Aggiungo: sicuro fallimento anche perché i costi di gestione sono a carico della Fondazione, e quindi anche i costi del cartellone degli spettacoli, la manutenzione, i servizi logistici e collaterali, il rimborso spese dei cinque componenti del Consiglio di Amministrazione, e lo stipendio del direttore generale, che è gratuito da anni, e che invece adesso è un compenso di categoria dirigenziale tra i 30 e i 50mila euro. Pertanto, col nuovo Statuto si prospetta un enorme carrozzone, con un aumento dei costi solo per garantire la sistemazione degli amici, senza alcuna attenzione alla formazione professionale, alle qualifiche e alle competenze” – conclude Firetto.